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Sottotetti, in Emilia Romagna entra in vigore la nuova disciplina
Recupero patrimonio edilizio esistente anche in un'ottica di tutela del suolo: ecco le novità normative in Regione

La Regione Emilia Romagna con la legge 30 maggio 2014 n. 5 modifica la L.R. 11 del 1998 “Recupero a fini abitativi dei sottotetti esistenti”, nella direzione della filosofia di non-consumo del suolo e recupero del patrimonio edilizio esistente.

Le modifiche introdotte sono volte a consentire negli edifici destinati a residenza per almeno il 25% della superficie utile ed iscritti al catasto alla data del 31/12/2013, il recupero dei locali sottetto a fini abitativi, anche con creazione di unità immobiliari autonome a condizione che l’intervento assicuri il rispetto dei requisiti di rendimento energetico.

A tal fine è prevista la possibilità di ispessire verso l’esterno le falde di copertura per migliorare l’isolamento termico e la coibentazione. Inoltre, al fine di assicurare il rapporto illuminante di un sedicesimo, la norma ammette l‘apertura di nuove finestre, lucernai, abbaini e terrazzi in falda.

Ogni vano deve avere un’altezza media di m. 2,40 ridotta a m. 2,20 per i locali adibiti a servizi. L’intervento è qualificato di ristrutturazione edilizia, assoggettato a SCIA ed alla corresponsione del contributo di costruzione parametrato all’intervento di ristrutturazione edilizia con aumento di carico urbanistico.

La legge 5 del 2014 è pubblicata sul BUR n. 157 del 30 maggio 2014 e pertanto sarà in vigore dal 14 giugno.


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