Tecnici enti locali: via l’incentivo del 2%, l’Unitel non ci sta

Il Decreto che provvederà alla riforma generale della Pubblica Amministrazione contiene numerose novità che innovano molteplici ambiti del settore pubblico: tra le altre innovazioni occorre soffermarsi su una norma che ha suscitato le proteste ed il malcontento dell’Unitel, l’Unione Nazionale Italiana dei Tecnici degli Enti Locali. Ovvero la soppressione dell’incentivo del 2% agli uffici tecnici degli enti locali nell’ambito dell’importo a base di gara di un’opera: se confermata, questa norma farà sì che la progettazione interna alle amministrazioni potrà sì essere affidata, ma senza incentivo alcuno.

Una lettera dell’architetto Bernardino Primiani, presidente dell’Unitel, illustra in maniera completa i dubbi della categoria: “In base agli anticipi ufficiosi del D.D.L. riportato in oggetto, si evince che, con una semplice riga, si abolisce l’apprezzamento economico non della nostra attività operativa, che è compensata con lo stipendio, ma della incredibile mole di responsabilità professionali che sopportiamo, senza tutele, quali Responsabili del procedimento, della Sicurezza, dei lavori quali collaudatori”.

“Ci troviamo a fronteggiare un disegno di Legge – prosegue Primiani – che prevede l’abrogazione integrale del corrispettivo in argomento, con il risultato immediato di un esclusivo vantaggio per i liberi professionisti (buon per i colleghi) ma sostanzialmente con l’automatico depauperamento delle competenze del personale interno e l’aumento esponenziale dei costi per spese tecniche per tutti gli Enti”.

La missiva del Presidente Unitel si chiude con un appello al Presidente del Consiglio Matteo Renzi affinché venga posto un intervento di modifica su tale norma che viene definita nella lettera come una “distrazione legislativa da correggere”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

News dal Network Tecnico