Terremoto Emilia, dopo l’emergenza subito la ricostruzione

Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, ha avvertito – facendo il punto in Aula sul sisma – contro alcuni meccanismi che portano a interrompere gli interventi dopo la fase dell’emergenza, con lunghe pause prima che si giunga a quelli di ricostruzione.

Cosi’ ha impegnato subito la Regione nella costituzione di un ‘fondo di rotazione‘ gia’ dall’assestamento di bilancio in luglio, e ha chiesto al Governo di fare altrettanto, puntando a ”riattivare da subito le attivita’ produttive.

Non ci deve essere – ha detto – nessuna rottura tra emergenza e ricostruzione.

Dopo faremo l’altro pezzo, il riconoscimento dei danni”. Su questo meccanismo, oltre che sugli interventi fiscali e contributivi chiesti per ”le case lesionate e per tutte le imprese” dell’area colpita, Errani ha trovato ”la disponibilita’ delle banche del territorio. L’Abi – ha detto – partecipera’ al tavolo socio-economico di venerdi”’.

Ha comunque ribadito che ”questa e’ una emergenza nazionale, anche se cio’ non esime l’Emilia-Romagna dal fare fino in fondo la propria parte. Questo e’ giusto, equo e corretto”.

A Roma, ha precisato, ”non siamo andati con il cappello in mano e non ci hanno trovato immobili quando sono arrivati qui”. Del tutto ”consapevoli – ha aggiunto – delle difficolta’ della finanza pubblica: anche in questa situazione difficile, se c’e’ una emergenza deve essere la priorita”’. 

Fonte: Ansa

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