Toscana: 3 milioni per le imprese che investono in efficienza energetica

La Regione Toscana finanzierá con fondi europei un bando da 3 milioni di euro destinato alla promozione di progetti tesi a rendere più efficienti dal punto di vista del risparmio di energia gli immobili sedi di attività economica. Gli interventi per i quali é possibile richiedere un finanziamento dovranno prevedere una quota di risparmio almeno del 10%.

Il bando sarà pubblicato a breve: le domande dovranno essere presentate entro febbraio 2016, mentre la graduatoria delle domande ammesse verrà approvata entro maggio 2016.

Ecco le tipologie di interventi attivabili:
– isolamento termico di strutture orizzontali e verticali
– sostituzione di serramenti e infissi
– sostituzione di impianti di climatizzazione con impianti alimentati da caldaie a gas a condensazione o impianti alimentati da pompe di calore ad alta efficienza
– sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore o a collettore solare per la produzione di acqua calda sanitaria, integrati o meno nel sistema di riscaldamento dell’immobile
– sistemi intelligenti di automazione e controllo per l’illuminazione e la climatizzazione interna
– sistemi di climatizzazione passiva
– impianti di cogenerazione/trigenerazione ad alto rendimento.

A completamento degli interventi precedenti potranno essere attivabili anche interventi per la produzione di energia termica da fonti energetiche rinnovabili quali solare, aerotermica, geotermica, idrotermica senza eccedere i limiti dell’autoconsumo.

Leggi anche l’articolo Umbria, un bando per il sostegno dell’efficienza energetica.

Ad effettuare la richiesta potranno essere micro, piccole, medie e grandi imprese che rientrino nei raggruppamenti di industria, artigianato, cooperazione, turismo, commercio e cultura. Ciascuna impresa potrà presentare al massimo tre domande che dovranno essere corredate da relazione tecnica e preventivi. L’avvio dei lavori del progetto per il quale si richiede il contributo dovrà essere successivo alla presentazione della domanda. Per le imprese colpite da calamità l’avvio dovrà invece essere successivo alla data dell’evento calamitoso. 

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