Toscana, le regole per il governo del territorio e contro il consumo di suolo

“I riscontri ottenuti nella discussione confermano la rilevanza della nostra proposta di legge anche a scala nazionale”. Così l’assessore regionale a urbanistica, pianificazione del territorio e paesaggio Anna Marson ha concluso la giornata di lavori su Regole per il buon governo, il convegno organizzato il 20 novembre per approfondire con studiosi e rappresentanti di spicco di livello nazionale i contenuti della proposta di legge sul governo del territorioapprovata dalla Giunta il 30 settembre scorso, e attualmente all’attenzione del Consiglio regionale.

“Come Regione Toscana, con questa proposta di legge – ha detto Marson – abbiamo preso sul serio il nostro ruolo in materia di urbanistica e governo del territorio, tenendo viva la cultura regionalista così importante nella storia della Repubblica italiana”.
“Sul consumo di suolo, oggi al centro dell’agenda politica europea e nazionale – ha proseguito – con alleanze certe (il mondo del lavoro) siamo passati dal discorso ai fatti. Le nuove procedure garantiscono maggiormente l’interesse collettivo e il valore, anche economico, del territorio, a fronte di investimenti e attori sempre piu’ globali e volatili”.

L’obiettivo sostanziale per l’assessore è “mantenere il nostro patrimonio territoriale per le generazioni future, disaccoppiando lo sviluppo economico dal consumo di suolo”.

A proposito di governo del territorio toscano segnaliamo un’iniziativa originale contro il consumo di suolo: il manifesto di Staino (immagine in apertura di articolo).

Un insettone che mangia il verde, mangia il territorio rurale ed espelle cemento. Così Sergio Staino vede l’aggressione al consumo di suolo, la cementificazione che avanza. E’ l’immagine di apertura del manifesto che Staino ha disegnato per illustrare i punti salienti della proposta di riforma delle norme per il governo del territorio, al convegno del 20 novembre.

“Mi sento parte di questo dibattito – ha detto il vignettista – e sono consapevole dell’impegno della Regione Toscana nei confronti della problematica. I miei disegni e vignette servono da supporto per presentare e sintetizzare gli elementi centrali. Ho cercato di rendere i concetti accessibili. E’ un manifesto da appendere in luoghi pubblici, le illustrazioni puntano molto sull’aspetto emotivo, non devono servire solo agli specialisti, ma solleticare anche la fantasia dei bambini. Lo appenderei anche nelle scuole d’infanzia. I bambini dovrebbero fare domande a genitori e maestri sull’argomento”.

Le vignette centrali illustrano alcuni dei problemi che la legge si propone di trattare: la tracotanza e non accessibilità della burocrazia, l’ambiguità delle regole e il verde di un orto che in una ottica distorta non è ammissibile in mezzo al cemento. Ma la visione finale, sulla scorta della proposta di legge regionale presentata, è positiva (a condizione che si difenda un bene collettivo come il patrimonio territoriale). Un padre dice al figlio che tiene per mano, davanti a uno scorcio di paesaggio antropizzato, “vedi, figlio, un giorno tutta questa bellezza …ci sarà ancora”.

“Sono convinto – afferma Staino – che in Toscana da questo punto di vista si resista. Certo stiamo perdendo identità culturale anche noi, ma abbiamo un passato che ci può aiutare a bloccare il decadimento anche a livello politico. Le regole per il governo del territorio, su questo si costruisce il futuro. Da qui e dalla difesa dell’ambiente che dovrebbe essere una priorità per la sinistra, derivano i nuovi rapporti di produzione e di proprietà. Come fai se no a decidere se rimettere in piedi una fabbrica a Termini Imerese?”

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