Toscana: nuove regole per limitare le emissioni geotermiche

Criteri più rigidi per ridurre le emissioni in atmosfera delle centrali geotermoelettriche, obbligo di utilizzare a questo fine le migliori tecniche disponibili, precisi requisiti per ottimizzare l’esercizio degli impianti e un protocollo per la loro gestione e manutenzione: è quanto prevede la delibera approvata dalla Giunta regionale nella sua ultima seduta.

La decisione della Regione prescrive che tutte le 31 centrali geotermiche attive siano dotate di filtri Amis (Abbattitori di Mercurio e Idrogeno Solforato) presenti oggi in 19 centrali, e di demister, le griglie metalliche capaci di abbattere il drift, cioè le minuscole gocce di acqua geotermica che contengono acido borico.

Si tratta di due delle tecnologie che – se mancanti – sarà obbligatorio installare per o ttenere il rinnovo delle concessioni allo sfruttamento dei pozzi geotermici.

Gli abbattitori Amis sono capaci di ridurre dell’85% l’acido solfidrico e fino al 60% il mercurio e con la loro estensione a tutte le centrali si stima che rispetto ad oggi nel 2013 le emissioni di acido solfidrico si ridurrebbero di un ulteriore 46% e quelle di mercurio del 53,7%.

In questi anni la quantità delle emissioni è diminuita, tanto che il monitoraggio relativo al periodo 2000-2007 mostra una riduzione del 38,3% dell’acido solfidrico e del 51,4% del mercurio, ma la regione punta ad un ulteriore abbattimento degli inquinanti.

Dall’assessorato all’ambiente si sottolinea come la delibera regionale vada a colmare il vuoto legislativo causato dalla mancanza di una normativa nazionale di riferimento, la cui approvazione la Regione ha più volte sollecitato.

Ad oggi infatti continuano a mancare parametri nazionali che fissino limiti alle emissioni di sostanze co me l’acido borico e l’ammoniaca. La delibera regionale, anche per queste due molecole, fissa invece valori-obiettivo che il gestore sarà tenuto a rispettare attraverso l’introduzione delle migliori tecniche disponibili.

La delibera regionale prevede anche un miglioramento del funzionamento delle centrali: i fermo impianti (periodi nei quali le emissioni in atmosfera continuano) dovranno essere inferiori al 5% delle oree di attività e gli Amis dovranno essere attivi per almeno il 90% del tempo di funzionamento delle centrali.

La delibera prevede che il gestore entro trenta giorni dalla pubblicazione sul Bollettino unico regionale, predisponga un programma di sperimentazione delle nuove tecnologie capaci di ridurre gli impatti ambientali della geotermia, finalizzate alla loro effettiva adozione.

Tra i progetti a cui Enel sta lavorando, figurano il ciclo con le torri a secco capaci di abbattere boro e ammoniaca, i drift ad alta efficienza, grup pi a ciclo binario per la reiniezione dei liquidi e altre tecniche finalizzate alla riduzione degli impatti.

Fonte: www.regione.toscana.it

 

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