Umbria: nuove convenzioni per dare linfa alle politiche abitative

Una convenzione tra Regione ed istituti di credito per agevolare la stipula di mutui garantiti sulla prima casa: è quella che è stata siglata in Umbria, con l’apporto della società Gepafin: si tratta di una misura che si rivolge alle famiglie con un reddito annuo Isee non superiore a 28mila euro e senza la proprietà di alloggi sul territorio nazionale ed attraverso cui potrà essere assicurata la copertura di una quota corrispondente a circa l’80% di ogni singolo mutuo.

Nel presentare la convenzione l’Assessore regionale alle politiche abitative Stefano Vinti ha sottolineato il periodo di difficoltà per quanto riguarda la questione della casa, affermando: “Oggi sempre più famiglie rischiano di perdere la propria abitazione sia per la crisi economica e occupazionale che sta colpendo anche la nostra Regione sia per l’assenza di politiche per la casa da parte dei governi nazionali che, al contrario, continuano a tagliare risorse per il sostegno agli affitti“.

Leggi altre notizie inerenti all’edilizia residenziale pubblica.

Nel corso della presentazione, inserita all’interno di un incontro inerente al tema “Quali politiche abitative per salvaguardare il diritto alla casa – Le iniziative della Regione Umbria”, è stato inoltre illustrato il bando di prossima uscita relativo ai contributi per il reperimento di sistemazioni abitative per i nuclei familiari in possesso di sfratto esecutivo per morosità incolpevole: “Nel 2013 in Umbria  – ha spiegato Vinti – si rischiano di superare i 1300 sfratti avvenuti nel 2012, di cui circa il 90% dal carattere incolpevole. La Giunta regionale vuole favorire così nuove soluzioni alloggiative adeguate per quei nuclei familiari che, titolari di un contratto di locazione pluriennale regolarmente registrato e relativo ad un’unità abitativa ad uso residenziale, devono lasciare l’abitazione a seguito di provvedimento esecutivo”.

L’Assessore umbro ha concluso affermando che “gli alloggi saranno individuati dall’Ater regionale attraverso un bando pubblico rivolto ai proprietari privati che avranno 75 giorni dalla pubblicazione per comunicare i dati richiesti, relativi ai propri appartamenti, compresa l’entità del canone di locazione che si intende applicare e che comunque dovrà essere concordato”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

News dal Network Tecnico