Urbanistica, al via il piano di recupero di 5 ex nuclei abusivi a Roma

Approvata dalla Giunta capitolina la delibera che adotta i piani di recupero urbanistico di cinque dei nuclei di edilizia ex abusiva, cosiddetti “toponimi”: Fosso dell’Osa, Via Polense km 18 (VIII Municipio); Via Castel di Leva (XII Municipio); La Lingua – Aurora (XIII Municipio); Podere Zara – via Fraconalto (XVIII Municipio); Fosso Pietroso (XIX Municipio).

Si potranno così dotare queste aree della periferia romana, individuate nel 1997 dalla “Variante delle Certezze”, che si configurano ormai come veri e propri quartieri, dei servizi adeguati per aumentarne il livello di vivibilità.

Principali finalità della manovra di recupero saranno la realizzazione delle opere di urbanizzazione mancanti, la ristrutturazione degli insediamenti esistenti per ottenere centri urbani più attrezzati, la ricucitura delle varie zone sorte spontaneamente, connettendole con il territorio circostante, il miglioramento della qualità urbana degli insediamenti.

L’intervento di recupero urbanistico è stato presentato in Campidoglio dal sindaco Gianni Alemanno, insieme agli assessori all’Urbanistica, Marco Corsini, ai Lavori Pubblici, Fabrizio Ghera, e al presidente della commissione urbanistica, Marco Di Cosimo.

“Era una matassa difficile, tra problemi di urbanistica e di sostenibilità economica – ha detto il Sindaco – Ora i piani dovranno essere approvati dall’Assemblea Capitolina. Per questo faccio un appello a tutti i gruppi affinché possano essere approvati dopo le ferie per darne attuazione” sottolineando che su questo tema esiste un largo consenso. “Bisogna creare una corsia preferenziale per dare finalmente un giusto risarcimento a queste periferie in cui c’è stato un abusivismo non speculativo ma di necessità. Questi piani mettono in movimento risorse economiche e interessi legati al territorio”.

Le decisioni approvate ora dalla Giunta riguardano i primi 5 dei 34 Piani Esecutivi pubblicati dal 28 dicembre 2011. Si tratta della conclusione di un percorso che ha preso il via con l’individuazione dei “Toponimi” nella Variante delle Certezze del 1997.

I cinque nuclei, tutti esterni al Grande Raccordo Anulare, interessano i municipi VIII, XII, XIII, XVIII, XIX. La superficie dei cinque piani in adozione è di circa 314 ettari, pari al 16% dell’intera manovra dei Toponimi, con un allargamento rispetto a quanto previsto dal Piano Regolatore vigente di circa il 5%.

Le superfici pubbliche destinate dai piani esecutivi a standard sono pari a 421.240 mq di cui: 176.867 mq verde pubblico; 95.111 mq servizi pubblici; 149.262 mq parcheggi pubblici. Dall’attuazione dei 5 piani arriveranno oneri concessori pari a circa 115 milioni di euro: 77 milioni saranno destinati alla realizzazione di tutte le opere pubbliche primarie e 38 garantiranno una parte importante di quelle secondarie.

Fonte: Comune Roma

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