Ambiente e territorio in Toscana

Un’area di oltre tremila ettari, che va dal parco di Castello fino all’area sud del sistema produttivo pratese, estesa attraverso i territori di quattro comuni (Firenze, Prato, Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino) e due province (Firenze e Prato), delimitata a nord dalla Perfetti-Ricasoli e a sud dalla via Pistoiese.

Sono i confini del primo parco metropolitano toscano – un parco da vivere al centro dell’area più popolata della Toscana, con sentieri e piste ciclabili, per la cui realizzazione sono previsti due milioni di euro l’anno di finanziamenti regionali già decisi fino al 2010 – il quale verrà creato attraverso un processo partecipativo che chiama in causa le sei amministrazioni locali e tutti i duecentomila residenti.

Le infrastrutture già decise, come il termovalorizzatore ad esempio, non potranno essere messe in discussione: si potrà però discutere come realizzarle. Tutto il resto potrà essere oggetto di dibattito.

«La Regione – spiega l’assessore alle riforme istituzionali, Agostino Fragai – con questa iniziativa fa una scelta coraggiosa e di massima apertura verso la partecipazione dei cittadini su un progetto di grande rilevanza urbanistica, sociale e culturale […]».

Sul futuro del Parco della Piana, la giunta ha deciso nei giorni scorsi di promuovere, d’intesa con i Comuni di Prato, Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino e Firenze e le Province coinvolte, un processo di partecipazione e comunicazione che vedrà i cittadini protagonisti dei destini urbanistici dell’area: cittadini che saranno al tempo stesso fruitori e custodi di questo patrimonio.

E gli strumenti per stimolarne il coinvolgimento sono, tra gli altri, il town meeting, le giurie di cittadini in parte estratti a sorte, le interviste telefoniche, i laboratori e l’uso delle nuove tecnologie.

«Quest’area, – sottolinea l’assessore regionale al territorio, Riccardo Conti – destinata ad ospitare e armonizzare entro una grande parco agricolo, rurale, ambientale anche nuovi servizi, nuove infrastrutture e nuovi impianti, richiede un attento e lungimirante governo del territorio, un governo integrato e coordinato tra le amministrazioni interessate, ma anche tra i cittadini, singoli e associati, che con quelle amministrazioni debbono e possono interagire stabilmente».

Il processo partecipativo prevede una prima fase della durata di sei mesi e fasi successive fino al completamento del parco.
Il procedimento sarà coordinato dal Garante regionale della comunicazione per il governo del territorio, che – in collaborazione con le amministrazioni della Regione, degli Enti locali e interagendo con tutto l’associazionismo interessato, – ne curerà la gestione, avvalendosi anche della consulenza dell’Autorità della partecipazione.

Fonte: www.regione.toscana.it

 

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