Dl sviluppo, per le ristrutturazioni basta la SCIA

Dovrebbe essere varato il 6 maggio, data indicata per il Consiglio dei ministri, il decreto legge per accelerare la crescita economica che prevede, tra l’altro, una serie di misure finalizzate a semplificare il settore dell’edilizia pubblica e privata.

Le misure del provvedimento:

– APPALTI
1) inserimento di un limite alle riserve che le imprese possono proporre: il fine è quello di evitare la variazione del progetto originario e aumentare i costi;
2) divieto di arbitrato per i lavori pubblici: l’utilizzo esasperato dell’arbitrato ha visto, ad oggi, le PP.AA. soccombere nel 90% dei casi con il conseguente pagamento di costi elevatissimi;
3) stop anche alle liti temerarie, cioè quelle intentate al solo fine di bloccare l’iter dell’aggiudicazione: in tal caso è previsto che l’impresa soccombente in giudizio, dovrà pagare tutte le spese processuali oltre ad una sanzione (ancora in via di definizione). L’obiettivo è quello di ridurre il contenzioso;previsione, per la trattativa privata, di una soglia intermedia di 1 miliardo di euro tra gli attuali 500 mila euro e l’1,5 miliardi (soglia quest’ultima prevista nel DDL AS 2626 sulla Libertà d’impresa) con la consultazione minima di 10 imprese da parte dell’amministrazione appaltante; 
4) estensione dell’esclusione automatica delle offerte anomale per gli appalti tra 1 milione e 5 milioni di euro.

– PIANO CASA
1) riforma dell’art. 10 punto c del testo del d.P.R. 380/2001 (Testo Unico Edilizia): per la ristrutturazione edilizia non servirà più il permesso di costruire ma sarà sufficiente la SCIA (segnalazione certificata inizio attività) con il silenzio assenso. La Scia edilizia (sulla quale ci si aspetta  una certezza legislativa con il decreto legge sviluppo) dovrebbe riguardare tutti gli interventi edilizi minori, anche per le opere in aree vincolate, a condizione che venga conseguito il parere favorevole dell`autorita` preposta alla tutela del vincolo. Per le nuove costruzioni o ristrutturazioni pesanti ci vorrà il permesso di costruire o la super Dia.
2)semplificazioni 36% e 55%: eliminato l’obbligo di comunicazione preventiva all’Agenzia delle entrate, i dati andranno inseriti direttamente nella dichiarazione dei redditi

Fonte: Aniem

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