Edilizia pubblica e tutela del territorio in Sardegna

Area mette in vendita 18.100 alloggi di edilizia residenziale pubblica
La Giunta ha approvato la delibera del Consiglio di amministrazione dell’Area (Azienda regionale per l’edilizia abitativa) n. 70/2 del 17/09/2008 riguardante la modifica e l’aggiornamento del Piano regionale di vendita di 18.100 alloggi di edilizia residenziale pubblica di proprietà dell’Area.

È comunque assicurata la permanenza negli alloggi agli attuali assegnatari che non dovessero accettare l’acquisto degli alloggi in cui risiedono.

La Giunta ha autorizzato l’Azienda regionale per l’edilizia abitativa all’avvio delle procedure di vendita dei 18.100 alloggi, pari al 75% del patrimonio dell’Area: saranno tuttavia inviate le proposte di cessione degli alloggi, per ragioni di economicità, a tutti gli attuali 22.937 assegnatari a canone sociale e a canone moderato degli alloggi individuati dall’Area. Sono state previste entrate pari a 590 milioni di euro.

Nella delibera della Giunta è prevista una espressa autorizzazione della Giunta stessa per gli atti di vendita riguardanti alloggi che abbiano un valore di mercato sensibilmente più elevato rispetto al prezzo di cessione determinato ai sensi della Legge n. 560/1993.

L’Area è stata inoltre autorizzata all’avvio delle procedure di vendita dei locali ad uso non residenziale, al prezzo di mercato sulla base del parere dell’Ufficio tecnico erariale presenti negli immobili ove almeno il 50% degli alloggi di edilizia residenziale pubblica risultino alienati.

Consulta la delibera
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La Regione impugnerà il decreto di commissariamento del Parco dell’Asinara
La Regione impugnerà l’eventuale decreto di commissariamento del Parco dell’Asinara, preannunciato dal Ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, con una lettera recapitata qualche giorno fa all’Amministrazione regionale. La Giunta, con una delibera adottata l’11 febbraio scorso, ha deciso di opporsi al provvedimento e di presentare ricorso al Tar del Lazio per l’annullamento del paventato decreto.

Alla base dell’irregolarità dell’atto vi sarebbero due ragioni. La prima è legata alla procedura della nomina: il Ministero dell’Ambiente, in seguito alla scadenza del Consiglio di amministrazione dell’Ente (5 febbraio 2009), non ha avviato il procedimento d’intesa con la Regione per nominare il commissario così come previsto dalla legge 394 sui Parchi nazionali.

Vi è una seconda ragione: non vi sono state motivazioni legate a una gestione improvvida dell’Ente Parco, non essendo stati assunti da parte dall’Ente atti in violazione di legge o irregolarità amministrative, tali da giustificare la nomina di un commissario. Il Parco dell’Asinara è l’unico parco nazionale ad essersi dotato di un piano del Parco e di un piano socio-economico.

"Si tratta di un vero e proprio atto d’imperio – spiega l’assessore regionale dell’Ambiente, Cicito Morittu-. Questo commissariamento è un provvedimento che espropria la Regione del potere di dire la sua nella scelta del nuovo presidente.

Il ministro dell’Ambiente si prepara a scrivere un atto in violazione delle norme, a dimostrazione che questo Governo vuole attentare alle prerogative di autonomia garantite dallo Statuto sardo e dalla stessa legge sui parchi nazionali.

Chiederemo l’annullamento del decreto al Tar del Lazio, sicuri di poter vincere la nostra battaglia – conlcude Morittu-, così come è successo alla Regione Toscana, con la quale ci sono gli stessi elementi di contesa con il Ministero: la Corte Costituzionale in quel caso ha accettato le motivazioni del ricorso, annullando il decreto ministeriale".

Fonte: www.regione.sardegna.it

 

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