Energia e ambiente in Toscana

Toscana, troppe emissioni inquinanti per climatizzare la casa
I consumi di energia per riscaldare o raffreddare le abitazioni private sono in forte crescita e contribuiscono alla produzione di gas serra (per il 10%) e all’inquinamento atmosferico (per il 38%), molto più di quanto non facciano settori produttivi come l’industria o l’agricoltura.

 In questi due settori infatti, la tendenza degli ultimi anni è stata tutto sommato abbastanza virtuosa, con un calo della produzione energetica e delle emissioni inquinanti che ha sfiorato – 11%. Le famiglie toscane, insomma, tendono ad eccedere nel riscaldamento d’inverno e con l’aria condizionata in estate.
Ma non è tutto. Le famiglie detengono la maglia nera delle emissioni inquinanti anche per quanto riguarda i rifiuti, la cui produzione continua ad aumentare e non è brillantissima nemmeno per i trasporti.

Le emissioni inquinanti da trasporto privato delle famiglie diminuiscono, sia pure di poco, ma solo grazie alle tecnologie. In generale proprio il sistema della mobilità è quello che contribuisce maggiormente alla produzione di gas serra (questo contributo è stato quantificato attorno al al 23%), mentre contribuisce alle emissioni inquinanti in aria per oltre il 30%.

Forte anche il consumo idrico delle famiglie, che resta stabile rispetto al passato, a fronte di una riduzione forte registrata nei settori industriale ed agricolo.
Questi alcuni dei dati presentati dalla ricercatrice Irpet Renata Caselli che ha introdotto a Prato il dibattito sulla qualità dell’ambiente, mostrando una mappa regionale della pressione ambientale esercitata dalle varie componenti della società e dell’economia.

Grazie all’analisi delle pressioni esercitate sull’ambiente dai diversi settori economici, ci possiamo fare un’idea delle criticità e degli elementi di potenziale inquinamento. E’ evidente che se industria e agricoltura hanno messo in atto comportamenti virtuosi che hanno dato qualche risultato, non altrettanto si può dire per il terziario.
Così come è evidente il ruolo giocato dalla mobilità e dai trasporti.

Le conseguenze sull’ambiente dei trasporti di imprese e privati sono ancora elevate. E’ un quadro che fornisce utili indicazioni per le politiche, anche tenendo conto, è stato osservato, che l’economia rallenta il passo, mentre si assiste in parallelo ad un aumento demografico, in gran parte determinato dai migranti, che fa emergere nuovi bisogni e nuove priorità di sviluppo.
Si lega a questa analisi anche la nuova programmazione dei fondi strutturali: in particolare sono state illustrate le opportunità offerte dal bando, di prossima pubblicazione, che mette a disposizione dell’ambiente e della ricerca circa 33 milioni e 600 mila euro, dal 2007 al 2013.
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Inaugurato il nuovo termovalorizzatore di Fosci
«Con la realizzazione della terza linea del termovalorizzatore di Fosci la Provincia di Siena, che è stata la prima a recepire il Piano regionale sui rifiuti, diventa anche la prima provincia toscana a completare la propria dotazione impiantistica.

Di questo la Toscana ha bisogno, di nuovi impianti e strategie combinate, che portino avanti in parallelo il recupero di materia da raccolta differenziata e il recupero di energia con la termovalorizzazione», così l’assessore Bramerini ha commentato l’inaugurazione della terza linea dell’impianto di Siena Ambiente spa, una struttura attiva già dagli anni ’70 ma potenziata e ammodernata, dotandola di tecnologie di protezione ambientale di ultima generazione (un sistema di riduzione degli ossidi di azoto, analizzatori in continuo di ammoniaca e mercurio, campionatori in continuo di diossine, raffreddamento ad acqua della griglia di combustione).

 «Grazie alla terza linea dell’inceneritore di Fosci e allo sviluppo della raccolta differenziata che Siena Ambiente porterà avanti contemporaneamente attraverso l’implementazione del ‘porta a porta’, – ha detto l’assessore Bramerini – il territorio senese sarà all’avanguardia nella gestione dei rifiuti e ridurrà notevolmente il conferimento in discarica consolidando la propria autosufficienza in questo settore».

Il termovalorizzatore: è attivo già dagli anni ’70, ma lavori di potenziamento e ammodernamento (avviati nel 2006 e costati circa 30 milioni di euro) lo hanno trasformato in un impianto efficiente e dotato di tecnologie di ultima generazione.
Oggi la Provincia di Siena porta in discarica circa 74 mila tonnellate all’anno di rifiuti.

Grazie alla terza linea l’impianto di Poggibonsi sarà capace di smaltire 70 mila tonnellate l’anno e produrrà 43 mila Mwh annui di energia. L’energia ricavata dalla combustione confluirà nella rete elettrica, coprirà il 17% del fabbisogno elettrico domestico della provincia di Siena e contribuirà ad abbattere la tariffa di igiene ambientale a carico dei cittadini.

L’obiettivo della Provincia di Siena è raggiungere il 65% di raccolta differenziata entro il 2012. Oggi nel territorio provinciale la differenziata è ben oltre il 40%, ma il servizio sarà presto implementato anche grazie ad un potenziamento del ‘porta a porta’.

Fonte: www.regione.toscana.it

 

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