Energia, ok del Senato al ritorno al nucleare

Il disegno di legge sullo sviluppo, uno dei collegati alla finanziaria, e’ stato definitivamente approvato dal Senato.

Riportiamo le misure principali di un ddl che ha avuto un iter tormentato: approvato dalla Camera il 4 novembre 2008, modificato dal Senato il 14 maggio, nuovamente modificato dalla Camera il primo luglio e ora approvato senza modifiche dal Senato.

NUCLEARE – Il governo potra’ pilotare l’Italia nel ritorno al nucleare. Avra’ sei mesi di tempo per localizzare i siti degli impianti, potra’ definire i criteri per lo stoccaggio dei rifiuti radioattivi, dovra’ individuare le misure compensative per le popolazioni che saranno interessate dalle nuove strutture. Per la costruzione di centrali, e’ noto, saranno necessari anni, ma l’iter sara’ velocizzato. Viene poi creata una agenzia per la sicurezza del nucleare.

CLASS ACTION – E’ stata modificata la normativa sulla class action che pero’ esclude la possibilita’ di avviare cause collettive da parte dei cittadini coinvolti nei crac finanziari del passato. L’entrata in vigore della class action, anche se in questo provvedimento e’ prevista al primo luglio, e’ stata posticipata, con l’ultimo decreto ‘anti-crisi’, al primo gennaio 2010.

NIENTE PROROGA TETTO A GAS – Salta il tetto che prorogava al 2015 il tetto antitrust per la distribuzione del gas, con un impatto soprattutto per l’Eni che e’ il maggiore tra i distributori in Italia. Rimane l’attuale tetto del 61% fino a tutto il 2010. Il provvedimento, comunque, delega il governo a modificare entro un anno la normativa sui tetti distributivi del gas.

FERROVIE PRIVATE SI’, MA ITALIANE – Il rilascio della licenza per il servizio ferroviario di trasporto di passeggeri potra’ avvenire ”esclusivamente nei confronti di imprese aventi sede legale in Italia o, qualora siano controllate, da imprese aventi sede all’estero nei limiti dei medesimi principi di reciprocita’ previsti per il rilascio dell’autorizzazione”.

RIVALUTAZIONE CONTABILE – Le societa’ che non adottano ancora i principi contabili internazionali (IAS) potranno rivalutare alcuni titoli – ad esempio azioni – detenuti in modo non permanente, senza dover inviare la prevista relazione al collegio sindacale, cosi’ come previsto dai criteri fissati dalla Consob.

SCONTI BENZINA A REGIONI PETROLIFERE – In arrivo sconti sulla benzina per le regioni che ospitano impianti di estrazione di gas e petrolio. Arriva poi l’obbligo, per gli impianti di carburante che servono gli autotrasportatori, di comunicare i prezzi al ministero dello Sviluppo con l’obiettivo di fare una mappa on line e favorire la concorrenza.

RISPARMI ENERGETICI – Accolti due emendamenti del Pd che escludono dal mercato, gradualmente, gli elettrodomestici inferiore alla classe A e le lampadine ad incandescenza”.

 
Non si sono fatti attendere i commenti sul disegno di legge, e in particolare sulla scelta di ritorno al nucleare.
“La mia opinione personale – ha dichiarato Vasco Errani, presidente della Conferenza delle Regioni – è che con l’approvazione del disegno di legge sullo sviluppo e in materia di energia il Governo abbia imboccato una strada sbagliata, dando per scontata una scelta, quella del ritorno al nucleare, su cui pesa la possibilità di un pericoloso passo indietro, in particolare sul versante ambientale, essendo irrisolto il problema dello smaltimento delle scorie radioattive, mentre sarebbe stato più opportuno aprire una fase di confronto sulla ricerca relativa al nucleare di nuova generazione.

Ma al di là delle mie convinzioni personali – prosegue Errani – resta il fatto che si continua a procedere in modo unilaterale anche in un settore delicato, come quello dell’energia”, lo ha dichiarato il Presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani commentando l’approvazione definitiva da parte del Senato delle “disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia”.

“Il Governo ha annunciato poi, per il prossimo autunno, una ‘conferenza energetica nazionale’ in cui dovrebbero essere coinvolti anche le Regioni e gli Enti locali. E’ il caso di ricordare che manca una seria programmazione e un piano energetico nazionale.

Inoltre le Regioni – conclude –  hanno scritto al Presidente Berlusconi chiedendo un incontro urgente su vari temi, fra cui anche le recenti disposizioni in materia di energia, dove non sono segnalate le competenze delle Regioni. Da più di due mesi – ha concluso Errani – siamo in attesa di una necessaria risposta, indispensabile per riportare il Governo sul piano della leale collaborazione istituzionale”.

Fonte: www.regioni.it

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