Energie rinnovabili: l’Aper vs Regione Calabria

L’Associazione Produttori Energia da fonti Rinnovabili (Aper) ha segnalato al Governo in un comunicato stampa l’approvazione di un provvedimento regionale (L.R. Calabria 42/08) che la stessa associazione definisce "in materia di energia costituzionalmente illegittimo, oltre che irrispettoso dei principi normativi nazionali e comunitari in materia". E chiede un chiaro e tempestivo intervento
del Governo.

“Questa legge – spiega Roberto Longo, Presidente di APER – prevede, da un lato, una fissazione di un tetto massimo di potenza autorizzabile, dall’altro, una riserva di energia utilizzabile dalla Regione per stipulare protocolli di intesa con primari operatori (preferibilmente con partenariato calabrese) che destinino una significativa quota degli investimenti ad attività di sviluppo industriale ed economico sul territorio regionale, e per assegnare quote di energia prodotta a
soggetti che gestiscono servizi pubblici caratterizzati da un elevato fabbisogno energetico.

"Disposizioni queste – aggiunge – che comporterebbero importanti conseguenze in termini di distorsione delle dinamiche di un mercato che, per definizione, è (o dovrebbe essere) libero e concorrenziale dal 1999”.

APER ha così proceduto a segnalare al Governo le disposizioni in contrasto con il quadro normativo vigente, sollecitando un intervento istituzionale dello Stato "al fine di instaurare un giudizio di illegittimità costituzionale".

La procedura è stata utilizzata dall’sssociazione nel dicembre 2008 per la legge regionale emanata dalla Regione Puglia e prima ancora con i provvedimenti della Regione Molise.

In entrambi i casi il Governo ha ritenuto sussistessero i presupposti per
promuovere il giudizio davanti alla Corte Costituzionale.

Fonte: www.aper.it

 
 

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