Piano casa, le Regioni al lavoro

In attesa del decreto legge del  governo con le semplificazioni per l’edilizia abitativa e le norme  anti-sisma, il “piano per il rilancio dell’edilizia” comincia a prendere forma per iniziativa delle Regioni stesse (come riferisce un articolo de “La Repubblica”).

In base all’accordo dello scorso aprile, queste si  impegnano a approvare dei provvedimenti per permettere ampliamenti  delle cubature fino al 20% o fino al 35% nel caso di demolizione e  ricostruzione delle abitazioni mono e bifamiliari entro 90 giorni.

La  prima a dotarsi di una legge regionale e’ stata la Toscana. L’ultima  iniziativa e’ della giunta campana. Il testo del Veneto tornerà in consiglio regionale dopo le elezioni. Quasi pronte Sicilia, Umbria, Piemonte, Lombardia.

Ecco cosa accade Regione per Regione.

TOSCANA: La prima a muoversi, esclusi i centri storici. Ha approvato la legge regionale. Con una semplice dichiarazione di inizio attività sarà possibile ampliare fino al 20 % case mono e bifamiliari; fino al 35 % nel caso di demolizioni e ricostruzioni.  Niente interventi in deroga nei centri storici e per le case condonate.

VALLE D’AOSTA: Alberghi e ristoranti possono ingrandirsi del 40%. La Giunta ha all’esame una bozza, ma prima delle indicazioni del  governo un disegno di legge regionale aveva gia’ dato la possibilità  ad alberghi e ad alcune categorie di ristoranti di ampliare la superficie fino al 40 per cento in deroga ai piani regolatori dei  Comuni.

PIEMONTE: Progetto per le villette che risparmiano energia. La giunta ha approvato una legge che ora passa al consiglio: fino alla  fine del 2010 si potra’ ampliare o demolire e ricostruire in deroga ai piani regolatori, ma solo rispettando il risparmio energetico, per  villette mono-bifamiliare o per edilizia sovvenzionata sotto ai mille  metri cubi.

LIGURIA: Coinvolte 200 mila abitazioni ma con tutela del territorio. La regione si e’ impegnata ad approvare il piano che  recepisce le direttive del governo, ma con rigorosi criteri di tutela del territorio. Demolizioni e ricostruzioni saranno legate al recupero del tessuto urbano. All’ampliamento, secondo i tecnici, saranno  interessate 200 mila abitazioni.

LAZIO: Un’attenzione particolare ai vincoli paesaggistici. La proposta del piano casa nella Regione Lazio  arriverà in giunta intorno alla meta’ di giugno. La legge, che e’  ancora al vaglio dei tecnici, dovrebbe prestare particolare attenzione al rispetto dei vincoli paesaggistici.

CAMPANIA: Cambio di destinazione per i capannoni dismessi. Ddl approvato in giunta la scorsa settimana: aumento del 20% dei volumi  per villette mono e bifamiliari e del 35% per gli edifici abbattuti e  ricostruiti secondo norme piu’ sicure; riqualificazione e cambio di destinazione per capannoni industriali dismessi da destinare ad  abitazioni.

PUGLIA: Sarà vietato intervenire in zone di interesse storico. C’e’ una bozza che dovrebbe escludere dagli interventi le aree di  prestigio paesaggistico e storico culturale. Per il premio di cubatura al 35% destinato a demolizioni e ricostruzioni, la Regione ha gia’  approvato una legge che prevede incentivi per trasformazioni  ecosostenibili.

SICILIA: Via a due provvedimenti in deroga ai piani regolatori. Ci sono due disegni di legge presentati, entrambi prevedono la  possibilità di aumentare le cubature del 20 e del 30 per cento anche  in deroga ai piani regolatori e di demolire e ricostruire edifici  vecchi rispettando gli standard di sicurezza.

ABRUZZO: – Il terremoto ha bloccato tutto ora regole più severe. Si prevede il varo di due leggi separate sul piano casa e sulle norme antisismiche che dovranno essere seguite con severità. L’obiettivo è portare L’Aquila da zona a rischio R2 a zona R1.

EMILIA-ROMAGNA: La Regione presenterà un emendamento alla legge 20/2000 sull’urbanistica. Severi i requisiti richiesti per poter utilizzare le nuove regole: in caso di abbattimento, infatti, l’edificio dovrà essere ricostruito con i massimi parametri di efficienza energetica.

MARCHE: La giunta pronta al varo contro la crisi dell’edilizia. A giorni la bozza di legge dovrebbe approdare in giunta. Il testo è stato sottoposto ai capigruppo della maggioranza del consiglio regionale e ai portatori d’interesse (costruttori, categorie). Obiettivo: sostegno all’edilizia, colpita dalla crisi con il 60% delle aziende in Cig.

LOMBARDIA: La Giunta ha approvato un progetto (vedi notizia  precedente) che prevede la possibilità di ampliare del 20% le abitazioni (per i Comuni che avevano già previsto questa possibilità si passerebbe al 40). Per i capannoni da abbattere e ricostruire ampliamento fino al 30 %.

VENETO: La Giunta ha approvato il testo lo scorso aprile. Si consente di ampliare del 20% la cubatura degli edifici esistenti,residenziali e non. Se l’edificio è fatiscente e anteriore al 1989, chi lo demolisce e ricostruisce può ampliarlo del 30 o addirittura del 40% se in bioedilizia.

FRIULI VENEZIA GIULIA: Dichiarazione inizio lavorie tempi ridotti per chi acquista. Il disegno di legge allo studio liberalizza ampliamenti fino al 20% di edifici residenziali con la presentazione di dichiarazione inizio lavori. Il Friuli approverà anche un codice di semplificazione e riduzione tempi per chi si appresta ad acquistare casa o appartamento.

UMBRIA: Ambiente e sicurezza prime regole da rispettare. Il disegno di legge umbro in discussione in commissione, mira ad assicurare sostenibilità ecologica, sicurezza, efficienza e funzionalità degli insediamenti e qualità del paesaggio. Definisce le norme per gli incrementi di superficie degli immobili.

TRENTINO – ALTO ADIGE: A Bolzano norme già in vigore con alti standard energetici. La Provincia autonoma di Bolzano ha attuato le norme sul piano casa prevedendo gli ampliamenti negli edifici esistenti o concessionati al 2005, ma a patto che si raggiunga un alto standard energetico. La provincia di Trento ha competenza esclusiva in materia.

Fonte: www.regioni.it

 

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