Rifiuti ed emergenza sanitaria da Coronavirus

La crisi sanitaria legata all’emergenza Coronavirus sta mettendo a dura prova l’economia italiana. Tra i tanti settori industriali che hanno subìto gli effetti economici del blocco delle attività produttive, quello dei rifiuti ha mostrato una buona resilienza, legata soprattutto alla natura di essenzialità dei servizi erogati.

Fin dall’inizio dell’emergenza epidemiologica da Coronavirus, le aziende che operano nella gestione dei rifiuti urbani e, più in generale, i servizi di igiene ambientale hanno continuato a operare senza soluzione di continuità in quanto servizi pubblici essenziali. Queste aziende hanno avuto la necessità di continuare ad erogare il proprio servizio e al tempo stesso di riorganizzarsi, in relazione alla mutata domanda e alla necessità di garantire la sicurezza dei propri dipendenti.
A tre mesi dall’inizio dalla crisi, i gestori si trovano ad affrontare le conseguenze dell’emergenza che si riversano sulla struttura finanziaria delle aziende. In particolare, il rinvio della TARI e le estreme difficoltà in cui versano i Comuni stanno rallentando i pagamenti del servizio e creano problemi di liquidità a tutta la filiera dei fornitori.
Il settore ambientale può costituire un contributo significativo per la ripartenza del sistema Paese, diventando motore di nuovi investimenti, anche in ottica di innovazione, di economia green e circolare, di cui oggi si sente sempre più bisogno.

Per approfondire questo importante tema Formazione Maggioli e Fondazione Utilitatis presentano la videoconferenza gratuita intitolata Rifiuti ed emergenza Covid-19, che si terrà in diretta online giovedì 4 giugno 2020 dalle ore 15 alle 17.
La videoconferenza ha l’obiettivo di stimolare alcuni dei principali attori del settore, di natura istituzionale e manageriale, sui temi emersi dalla crisi e sul futuro di un settore portante delle utilities. La partecipazione alla videoconferenza è gratuita previa iscrizione e fino ad esaurimento posti.
Destinatari dell’evento sono direttori e dirigenti di società pubbliche operanti nel settore ambientale, amministratori locali, responsabili, e loro collaboratori, degli Uffici partecipazioni/servizi pubblici di Regioni ed Enti Locali.

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