Risanamento amianto, la Lombardia stanzia 21,5 milioni

Una cifra importante, fondamentale per implementare operazioni volte alla riqualificazione energetica ed al risanamento dall’amianto con riferimento al patrimonio di edilizia residenziale delle Aler: ammonta infatti a 21,5 milioni di euro lo stanziamento approvato venerdì scorso dalla Giunta regionale della Lombardia per ottemperare nel miglior modo possibile a questi fini.

“Si tratta di un intervento di notevole importanza – spiega l’assessore alla Casa della Regione Lombardia Paola Bulbarelli – che permetterà alle nostre aziende che si occupano delle case popolari non solo di rimuovere l’amianto ancora presente nei propri immobili, ma anche di renderli energeticamente più efficienti, cosa che comporterà un notevole risparmio in termini economici. Nonostante le evidenti difficoltà e i tagli dettati dalla Legge di Stabilità, il mio Assessorato dimostra ancora una volta di avere a cuore le sorti di migliaia di famiglie che risiedono nelle case Aler e che meritano di vivere in un ambiente salubre e senza pericolo per la salute”.

Per ottemperare a tale obiettivo è stato istituito un Fondo presso Finlombarda, che erogherà finanziamenti a tasso agevolato e contributi a fondo perduto, per consentire la programmazione e la realizzazione degli interventi.

A proposito di modalità attraverso cui è possibile rimuovere l’amianto dagli edifici: leggi l’articolo Rimozione amianto nei condomini: 4 cose da sapere sulle procedure.

Ecco quali sono le 2 linee di finanziamento per gli interventi su edifici destinati in misura prevalente a canone sociale:

1. Una destinata ad interventi di riqualificazione energetica: finanziamento agevolato al tasso dello 0,5% nella misura massima dell’80% dei costi ammissibili, da rimborsare fino ad un massimo di 15 anni. L’importo richiesto non potrà essere inferiore a 500mila euro e superiore a 3 milioni;

2. L’altra indirizzata per gli interventi di risanamento ambientale dall’amianto: qui il contributo è a fondo perduto nella misura massima del 100% dei costi ritenuti ammissibili.

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