Servizi finanziari telematici per gli enti locali

“E’ un’iniziativa importante la prima di una serie di collaborazioni tra Anci e Cdp. Con questo nuovo servizio a guadagnarci sarà la trasparenza che permetterà alle amministrazioni di muoversi con più efficacia e tempestività”.

Così il sindaco di Torino e presidente dell’Anci, Sergio Chiamparino, intervenendo al convegno di presentazione dei servizi finanziari via web che Cassa depositi e prestiti ha promosso oggi in sette città italiane. Parlando a Torino, il presidente dell’Anci ha anche annunciato che “allo studio con Cdp ci sono anche altre collaborazioni che riguardano, fra  l’altro, l’housing sociale”.

“E’ un segno di collaborazione tra Cassa depositi e prestiti ed Anci che riguarda tutto il territorio nazionale – ha sottolineato da parte sua l’ad di Cdp Giovanni Gorno Tempini- L’iniziativa vuole essere un contributo importante a rendere piu’ facile e fruibile il canale di concessione dei mutui e dimostra che nonostante il difficile momento economico la  Cassa depositi e prestiti investe per rendere il servizio piu’ efficace ed efficiente a vantaggio degli enti locali”.

“Nel 2010 il 75% dei prestiti agli enti locali e’ stato realizzato dalla Cassa depositi e prestiti”. Lo afferma il presidente di Cdp, Franco Bassanini, presentando a Roma le nuove opportunita’ offerte dalla Cassa agli enti locali.

L’iniziativa, che si svolge contemporaneamente in sette grandi citta’ italiane (oltre a Roma, Torino, Milano, Padova, Napoli, Bari e Palermo), e’ promossa e supportata anche da Anci e Ifel, alla luce della rinsaldata collaborazione tra l’Associazione dei Comuni italiani e le stessa Cassa depositi e prestiti.

“L’antico terreno di collaborazione tra Cdp e Anci – spiega Bassanini – non ha come obiettivo solo lo sviluppo economico, ma anche l’infrastrutturazione del Paese e il sostegno alla coesione sociale”.
Sul fronte degli investimenti, Bassanini aggiunge inoltre che “sempre nel 2010, Cdp ha ricevuto 11 mila richieste di finanziamento, concedendo prestiti agli enti locali per circa 6 mld e accogliendo circa 8800 richieste“.

Il presidente di Cdp ricorda poi “le difficolta’ attuali degli enti locali nell’indebitamento per investimenti, dovute alla condizioni generali della finanza pubblica. E tutto questo avviene mentre, allo stesso tempo, le necessita’ di investimenti pubblici per rilanciare lo sviluppo si fanno sempre piu’ urgenti”.

Da qui, spiega Bassanini, il principale vantaggio offerto da Cdp, che “e’ autorizzata a finanziare direttamente le societa’ o i soggetti realizzatori e gestori di opere di interesse pubblico promosse dagli enti locali”.
Il vantaggio, dunque, consiste nel fatto che “questo finanziamento non incide sui vincoli di finanza pubblica ai quali devono sottostare le amministrazioni”.

Bassanini ha ricordato infine le attivita’ di Cdp che di recente si sono affiancate a quella tradizionale gia’ descritta: “Tra le nostre nuove missioni, quella di intervenire a sostegno della piccole e medie imprese, nonche’ quella di promuovere un fondo di edilizia sociale“.

“Rilanciare l’economia, attraverso la riattivazione della spesa in conto capitale dei Comuni per la realizzazione di infrastrutture. Senza ricorrere all’aumento della pressione fiscale e contenendo il ricorso all’indebitamento”. E’ questa, afferma il vicepresidente vicario dell’Anci Osvaldo Napoli, la sfida che l’Associazione si propone, “in particolare attraverso un rinnovato dialogo con i privati e quindi con gli strumenti tipici del partenariato pubblico-privato”.

Napoli parla a Roma, nel corso della conferenza di presentazione dei nuovi servizi telematici di Cassa depositi e prestiti per gli enti locali. E spiega con queste motivazioni “l’importanza dell’intesa tra Anci, Ifel e Cdp, consacrata con un Protocollo d’intesa nel 2009 e volta a sostenere gli enti locali nella realizzazione di opere pubbliche ed infrastrutture, anche attraverso il coinvolgimento di capitali privati, mettendo a disposizione procedure piu’ snelle per l’accesso al credito, nonche’ diffondendo le buone pratiche esistenti sul territorio“.

Questa collaborazione “si tradurra’ in azioni sia di sensibilizzazione e formazione per tecnici e amministratori, sia in vera e propria assistenza tecnica per l’attivazione di procedure di partenariato pubblico-privato”.
A questo proposito Napoli ricorda ad esempio che “e’ in corso un’attivita’ di ricognizione a livello locale dei migliori progetti in campo, per comprendere le potenzialita’ e i limiti dello strumento e individuare soluzioni e modelli da utilizzare su tutto il territorio nazionale”.

E gli incontri di oggi, che si svolgono contemporaneamente in sette grandi citta’, “dove Anci e Ifel sono presenti con i loro vertici tecnici e politici, vogliono essere una testimonianza concreta – dice Napoli – degli obiettivi che Anci, Ifel e Cassa intendono perseguire”.

L’esponente dell’Anci torna infine sui nuovi servizi telematici di Cdp: “la standardizzazione e modellizzazione delle procedure di accesso agli strumenti finanziari, la possibilita’ di monitorare via web l’iter del finanziamento, rappresentano uno sforzo di semplificazione necessario a garantire trasparenza e parita’ di accesso a tutti gli enti. In particolare – conclude Napoli – l’utilizzo dello strumento informatico si innesta in un piu’ ampio processo di agevolazione dei processi telematici di integrazione nella pubblica amministrazione, che puo’ aprire scenari prima interdetti, e che Anci ed Ifel intendono sostenere e promuovere”.

“Gli accordi che presentiamo oggi corrispondono a esigenze reali di maggiore efficienza delle amministrazioni pubbliche locali, ed e’ per questo che confidiamo di continuare a sviluppare questo tipo di iniziative insieme con Anci e Cassa depositi e prestiti”. Lo afferma il presidente di Ifel, Giuseppe Franco Ferrari, nel corso della conferenza di presentazione a Roma dei nuovi servizi telematici offerti agli enti locali da Cdp.

“Le procedure ‘on line’ di accesso guidato all’iter dell’istruttoria e alle posizioni debitorie – afferma – impattano significativamente sui livelli di efficacia ed efficienza della gestione finanziaria comunale”.

Per questo motivo, secondo Ferrari, “l’attivazione dei servizi di Cdp costituisce un contributo sensibile, un volano allo sviluppo dell’e-government nella sua totalita’”. Un contributo innovativo ancora piu’ notevole se si pensa ad esempio che “ad oggi solo il 10% dei Comuni adotta sistemi di pagamento on-line per i propri servizi, e che piu’ del 50% delle amministrazioni locali non hanno attivato la Pec”.
Esiste insomma, secondo Ferrari, “un rapporto con il fisco ‘digitale’ non facile, testimoniato anche dalla scarsa propensione verso questo canale da parte degli utenti-cittadini”.

Da qui il ruolo di Ifel e delle sua iniziative, “che si articolano in attivita’ di assistenza, formazione e informazione degli uffici tributi e delle ragionerie dei Comuni, nonche’ lungo due direttrici particolarmente rilevanti per il futuro degli enti, soprattutto nell’ambito della riforma federalista: la finanza di progetto e la gestione del patrimonio immobiliare“.

Sul primo fronte e’ in corso, con Cdp e Anci, “un’attivita’ che ci portera’ all’adozione di soluzioni ‘ad hoc’, proiettare esperienze e sfruttare modellistica e database che Ifel ha sviluppato nel tempo”, spiega Ferrari.

Sempre insieme con Cdp e Anci, poi, “stiamo lavorando – conclude il presidente di Ifel – alla creazione di uno specifico Fondo Immobiliare per la valorizzazione del patrimonio dei Comuni, soprattutto quelli piccoli, che altrimenti faticherebbero ad accedere al mercato in forme concorrenziali”.

Fonte: Anci

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