Sfratti, Assoedilizia: “Necessario tutelare anche principi di equità e diritto”

“Non siamo insensibili ai sentimenti di solidarietà umana”: sono le icastiche parole che aprono questa mattina l’articolo firmato dal presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici sulle pagine del quotidiano Libero.

Eccone un breve stralcio: “Ma siamo anche sensibili ai principi di equità e di diritto che, se crollano, allora sì, portano al crollo dello Stato. La questione della proroga del blocco degli sfratti, data poi l’esiguità dei casi ai quali la misura si applicherebbe, è divenuta una vera questione di principio. È lecito chiedersi se il contribuente, dopo aver assolto al suo debito tributario – che nella specie della fiscalità immobiliare è peraltro gravosissimo – possa aver il diritto di non vedersi accollare altri oneri economici a seconda che lo Stato ritenga o meno di fare solidarietà a sue spese ? Crediamo di si. Se la pensassimo diversamente dovremmo arrivare ad ammettere che il panettiere ad un bisognoso, che si presenti con un bel certificato pubblico in mano attestante la sua condizione, debba vendere sotto costo il pane e senza contropartite compensative. Ed allora come non convenire che la solidarietà pubblica deve esprimersi attraverso la fiscalità generale e non addossandone l’onere ai singoli cittadini?”

L’intervento giunge in seguito alle polemiche degli scorsi giorni in merito alla mancata proroga del blocco degli sfratti contenuta nel Decreto Milleproroghe emanato nella settimana di Natale: leggi in proposito l’articolo No alla proroga del blocco sfratti, è polemica: le proposte dell’ANCI.

Secondo Assoedilizia infatti la mancata proroga può esser letta come un segnale positivo dato dal Governo, che mira alla riconduzione alla naturale disciplina civilistica del rapporto di locazione, eliminando all’interno dello stesso forzature dovute all’interferenza di misure autoritative, sia pur introdotte per ragioni sociali. La misura si configurerebbe pertanto come un primo segnale per ripristinare la fiducia dei risparmiatori investitori nella casa. La questione ha poi sollevato le proteste del sindacato degli inquilini e dei deputati del Movimento 5 Stelle.

Secondo il presidente di Assoedilizia la questione del blocco degli sfratti giace in un angolo sensibile del dibattito: “Si tratta di un manipolo di malcapitati cittadini (riferendosi ai proprietari di casa) che, ricchi o poveri che siano, hanno dovuto subire per anni una compressione dei propri diritti – prosegue Colombo Clerici sul quotidiano diretto da Maurizio Belpietro – perché lo Stato ed i Comuni non hanno saputo risolvere, nel tempo, il problema abitativo di alcune categorie di bisognosi”.

A cura di Marco Brezza

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