Toscana, dalla Dia alla SCIA

Ancora semplificazione e iter più snelli per alcune norme che riguardano i rapporti tra cittadini, imprese e istituzioni.

Lo stabilisce la nuova proposta di legge sulla semplificazione dell’ordinamento regionale.

Le novità riguardano tre settori: l’inizio attività, i controlli sulle imprese e l’apertura alla concorrenza nel settore del trasporto pubblico locale.

In particolare:

1 – Addio DIA arriva la SCIA – La vecchia DIA, Dichiarazione inizio attività, lascia il campo alla SCIA, Segnalazione certificata di inizio attività, in diverse materie: agriturismi, manifestazioni fieristiche, strutture veterinarie, utilizzazione delle acque minerali, gestione di piscine private a uso collettivo e infine costruzione e esercizio di alcune tipologie di impianti di produzione di energia. In pratica, sarà sempre consentito l’inizio dell’attività contestualmente all’effettuazione della segnalazione e non sarà necessario attendere i trenta giorni (previsti invece con la DIA) utili alla Pubblica Amministrazione per effettuare i controlli preventivi. Non sarà neppure richiesta l’asseverazione del tecnico competente.

La Regione infatti ha stabilito che per lo svolgimento delle attività sopra elencate i requisiti richiesti non debbano essere asseverati.
Inoltre, riguardo all’energia, la proposta recepisce a livello regionale la procedura abilitativa semplificata (PAS) per la costruzione e la messa in opera degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili.

2 – Controlli alle imprese: il DURC sarà acquisito d’ufficio dal Comune 

Il Documento unico di regolarità contributiva(DURC) finora consegnato al Comune da parte del committente dei lavori, sarà acquisito d’ufficio nell’ambito dei procedimenti di edilizia pubblica e privata. Inoltre, saranno rimodulati anche gli oneri di presentazione della documentazione di impatto acustico per gli esercenti di attività economiche. E’ prevista una gamma di possibilità, che vanno dall’esonero dall’obbligo di presentazione della documentazione se l’attività è classificabile a bassa rumorosità, fino alla sostituzione della documentazione con dichiarazioni sostitutive per le attività che comunque producono emissioni superiori a quelle inserite nel piano di classifica
acustica del Comune.

Fonte: Regione Toscana

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