Tutela e gestione del territorio in Emilia Romagna

Comunità montane, via alle procedure  per ridurle
La Giunta regionale – come previsto dalla legge 10 del 30 giugno 2008 su “Misure per il riordino territoriale, l´autoriforma dell´amministrazione e la razionalizzazione delle funzioni” – ha avanzato alle Comunità montane ed ai Comuni interessati una proposta di riordino delle Comunità stesse, che dalle attuali 18 passeranno a 9.

La proposta tiene conto delle caratteristiche territoriali, demografiche, socio-economiche complessive e dei preesistenti ambiti di cooperazione tra i Comuni. Questo per valorizzare il presidio dei territori montani e di esercizio associato delle funzioni comunali assimilando, tra l’altro, le Comunità montane alle Unioni dei Comuni.

I Comuni appartenenti a Comunità montane disciolte possono aderire ad un´altra Comunità montana o ad una Unione esistente (o al Nuovo circondario imolese), ma anche costituire una nuova Unione di Comuni subentrante alla Comunità montana disciolta.

L’ipotesi della Giunta regionale prevede:
– due Comunità montane nella Provincia di Piacenza, Valli del Nure e dell’Arda e Appennino Piacentino (erano tre);
– restano due nella Provincia di Parma;
– resta una nella Provincia di Reggio;
– una nella Provincia di Modena, il Frignano (erano tre);
– una nella Provincia di Bologna, Alta e media Valle del Reno (erano quattro, compresa quella della Valle del Santerno nell’imolese);
– nessuna nel ravennate (era una),
– due nella Provincia di Forlì-Cesena, Appennino Cesenate e Appennino Forlivese (erano tre);
– nessuna in Provincia di Rimini (era una).

Entro il 31 gennaio 2009 le Comunità montane ed i Comuni interessati dovranno esprimere il loro parere, mentre entro il 28 febbraio 2009 il presidente della Giunta regionale Vasco Errani adotterà i decreti di ridelimitazione, che entreranno in vigore solo dopo le prossime elezioni amministrative locali.
I decreti fisseranno il termine per l’approvazione dei nuovi statuti e per la costituzione dei nuovi organi che dovrà avvenire entro il 30 giugno 2009.

I Comuni appartenenti a Comunità montane disciolte che intendono aderire al Nuovo circondario imolese o ad una unione esistente o costituire una nuova Unione di Comuni subentrante alla Comunità montana disciolta, dovranno deliberare gli atti costitutivi consentendo solo successivamente lo scioglimento della Comunità montana.
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Presidi di protezione civile: 3 milioni di euro dalla Regione
Nuove risorse per rendere più sicuro il territorio emiliano-romagnolo. La Regione ha infatti stanziato 3 milioni e 229 mila euro  per finanziare la realizzazione di 73  centri e presidi di protezione civile in 67 Comuni  dell’Emilia-Romagna.

Si tratta di Centri Unificati Provinciali, Centri sovracomunali, Aree di Ammassamento, Strutture di Prima Assistenza, Centri Operativi Misti, Centri Operativi Comunali. Ovvero di strutture tecnico-organizzative, ma anche per l’ammasso di materiali e il ricovero di persone per  affrontare le situazioni di crisi e di emergenza con efficacia e tempestività in stretto raccordo con Prefetture, Enti Locali, Vigili del Fuoco, Corpo Forestale dello Stato, Capitanerie di Porto, il Volontariato di protezione Civile.

Il nuovo stanziamento  rientra in un programma pluriennale di interventi da parte dalla Regione,  in collaborazione  con gli Enti Locali. Dal 2001 a oggi  sono stati  investiti  19 milioni e 700 mila euro concessi a Comuni, Province e Comunità Montane, per la  realizzazione di 484 centri e presidi di protezione Civile in tutte le Province.

Attualmente sono 245 i centri  completati, 38  quelli  in corso di realizzazione, mentre 109 sono stati progettati e 92 programmati.   Le strutture dovranno essere segnalate da una  cartellonistica che dovrà essere realizzata in tutti i Comuni secondo  apposite linee guida approvate dalla Giunta regionale, per una immediata riconoscibilità da parte dei cittadini.

Fonte: www.regione.emilia-romagna.it

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