Sardegna: 58 milioni per Comuni per edilizia abitativa
Partita la seconda fase del programma straordinario di edilizia abitativa, approvato dalla Giunta regionale il 5 dicembre 2007. Privilegiato il recupero di immobili pubblici con destinazione non residenziale, per riqualificare i centri storici e gli spazi urbani inutilizzati, e contenere il consumo del territorio.
Dopo l’attribuzione diretta a 100 Comuni sardi di 80 milioni di euro (lo stanziamento complessivo è di 147,9 milioni, in gran parte di provenienza regionale), ora vengono messe a bando risorse aggiuntive per un totale di 58 milioni 605mila 690 euro.
"La Regione – spiega l’assessore dei Lavori pubblici, Carlo Mannoni – continua a privilegiare il recupero di immobili pubblici aventi destinazione non residenziale, in modo tale da valorizzare e utilizzare il patrimonio edilizio pubblico esistente ma inutilizzato. Così otteniamo due risultati in uno: riqualificare i centri storici e gli spazi urbani inutilizzati, e contenere il consumo del territorio, contrastando la formazione di nuove periferie laddove non sia strettamente necessario. Ci aspettiamo una grande risposta a questo bando, che mette a disposizione una quantità ingente di risorse, e invitiamo i Comuni ad attivarsi entro 120 giorni".
È previsto l’ampliamento dell’offerta di abitazione a canone sociale a favore delle famiglie con reddito non superiore a 11.465 euro. Una particolare attenzione sarà garantita alla realizzazione di abitazioni con elevate caratteristiche qualitative, innovative e con soluzioni progettuali adeguate ed attuali in temi di sostenibilità edilizia e qualità architettoniche.
Una quota del 60% degli alloggi realizzati dovrà essere riservata alle famiglie di nuova formazione, ai genitori soli con figli a carico, agli anziani. Per questi ultimi dovranno essere previste particolari tipologie costruttive, per agevolare la vivibilità degli alloggi anche in regime comunitario, favorendo le misure di assistenza sociale e sanitaria.
I Comuni e l’Area (Azienda regionale per l’edilizia abitativa), entro il 26 maggio 2008, potranno presentare le proposte per la localizzazione di interventi di recupero, ovvero di acquisto e recupero di alloggi di edilizia popolare da assegnare a canone sociale. I fondi disponibili per l’attuazione del programma ammontano a 58 milioni 605mila 690 euro.
Sarà compito dei Comuni individuare le famiglie che potranno usufruire degli alloggi a canone sociale. I nuclei familiari dovranno avere i seguenti requisiti:
– limite massimo di reddito non superiore a 11.465 euro;
– cittadinanza italiana o di Stato membro dell’Unione Europea o di Stato extracomunitario purché in regola con le disposizioni in materia di immigrazione e soggiorno;
– non titolarità di diritti di proprietà, usufrutto, uso o abitazione su un alloggio adeguato alle esigenze del nucleo familiare;
– non aver ottenuto agevolazioni pubbliche in qualunque forma concesse per l’acquisto, la costruzione o il recupero di abitazioni.
Consulta la delibera 49/20 del 5 dicembre 2007 (formato .pdf)
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fonte: www.regione.sardegna.it
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