Attuazione Recovery Plan: il premier Draghi interviene in Conferenza Unificata

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, è intervenuto nel pomeriggio di ieri in videoconferenza alla seduta straordinaria della Conferenza Unificata sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). “Dobbiamo essere consapevoli della portata storica di questo piano, è un’occasione unica” ha spiegato il premier. Erano presenti alla riunione i rappresentanti delle Regioni e delle Province autonome, dell’ANCI e dell’UPI, e i ministri competenti.

L’attuazione del Recovery Plan

Come si può leggere sul Sole 24 Ore di questa mattina, l’attuazione del Recovery Plan viaggerà sostanzialmente su una struttura a due livelli: al centro ci sarà una struttura di coordinamento, con il ruolo di regia affidato al Ministero dell’Economia, che sarà l’interlocutore della commissione europea per le verifiche sullo stato di avanzamento dei lavori. Ma sul territorio, dove si giocherà la partita vera dell’attuazione, le amministrazioni saranno affiancate da task force locali con il compito di coordinamento e guida per la realizzazione dei progetti.
Nel corso della Conferenza Unificata convocata dal ministro per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini, è intervenuto in rappresentanza dei Comuni il presidente dell’ANCI, Antonio Decaro, il quale ha affermato: “Al fine di spendere in maniera veloce ed efficace le risorse del Recovery una parte dei finanziamenti deve andare direttamente ai Comuni. Il rischio, altrimenti, è che tra accordi interministeriali, ripartizione delle risorse alle Regioni e successivi bandi o avvisi pubblici per i Comuni, si allunghino di molto i tempi di realizzazione dei progetti. Dobbiamo evitarlo per non sprecare l’occasione unica del Piano nazionale di ripresa e resilienza”. All’ordine del giorno, come segnalato in apertura, era collocato il PNRR (Recovery Plan) che il premier Draghi ha illustrato sottolineando la fondamentale importanza di un lavoro in sinergia tra i diversi livelli istituzionali. “Regioni, Province e Comuni avranno una responsabilità diretta sugli interventi del recovery plan – ha spiegato il premier – e task force locali entreranno in campo per aiutare a mettere a terra gli interventi”.

Il punto di vista dei Comuni

Riconoscendo l’impegno del Governo nel coinvolgere gli enti territoriali, il numero uno dell’ANCI ha avanzato le proposte dell’Associazione dei Comuni. “Oltre a finanziamenti diretti, sono necessarie norme di semplificazione specifiche per la realizzazione delle opere previste nel piano, devono essere ridotti i passaggi formali, serve un coordinamento degli investimenti che hanno una dimensione urbana e infine è indispensabile un piano straordinario di assunzione di personale, anche a tempo determinato, per il tempo di attuazione del piano. I Comuni – ha concluso Decaro – sono in grado di essere dei grandi investitori pubblici come testimoniato di recente anche da uno studio della presidenza del consiglio. Vogliamo essere protagonisti attivi di una sfida epocale che l’Italia non può perdere”.
Anche il vicepresidente vicario dell’ANCI, Roberto Pella, è intervenuto alla riunione. “Ottimizzare l’impiego dei fondi destinandoli in funzione della competenza è un modo di procedere che ci convince – ha commentato – bene che il dialogo col governo sul PNRR sia costante”.

Il ruolo delle task force locali

Con specifico riferimento alla traduzione pratica del Recovery Plan, il nodo-chiave risiede nel fatto che le amministrazioni “affidatarie” saranno responsabili dell’attuazione dei progetti. E dal momento che dalla realizzazione effettiva delle opere dipende l’erogazione dei fondi europei, questa responsabilità non sarà lasciata a sé stessa. Il Governo immagina un ruolo di accompagnamento e supervisione, affidato alle task force locali che dovranno garantire il percorso verso la realizzazione. Questi gruppi di lavoro rappresenteranno una sorta di tutor governativi, che dovranno assistere le amministrazioni territoriali sia nella definizione puntuale degli interventi sia nelle procedure di spesa.
Successivamente, nel tardo pomeriggio della giornata di ieri, il presidente del Consiglio ha parlato durante una conferenza stampa delle future riaperture e del piano vaccinale nazionale.

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