Catasto decentrato: alla scadenza del 3 ottobre, 1108 comuni hanno scelto la terza modalità di decentramento

Sono più di quattromila (esattamente 4364) i Comuni che hanno già deliberato sul decentramento dei poteri catastali previsto dal Dpcm 14 giugno 2007, che indicava nel 3 ottobre scorso la prima finestra per la decisione. Ad annunciarlo con una nota stampa è il sottosegretario all’Economia, Alfiero Grandi, che sottolinea come sia “un dato superiore alle previsioni”.
Dall’esame delle 2365 delibere ricevute, la cui mappatura l’Agenzia del territorio deve completare entro il prossimo 18 ottobre, si ricava che 601 Comuni hanno scelto l’opzione ‘a’, 448 la ‘b’, e 1108 hanno fatto cadere la scelta sulla terza opzione, quella che attribuisce maggiori poteri, vale a dire la ‘c’. Altro dato che emerge dall’esame delle delibere e’ che i Comuni che hanno scelto di gestire in proprio il catasto rappresentano circa 25 milioni di abitanti.
Si tratta di un dato che – sottolinea il sottosegretario – “conferma che il decentramento dei poteri catastali e’ molto sentito dai Comuni e che la scelta di un rapporto di stretta collaborazione tra Agenzia del territorio e Anci, anzitutto nella sede della cabina di regia, contribuisce a far procedere questa importante riforma istituzionale”.
Il futuro sistema catastale italiano, “fondato sulla collaborazione tra Stato e Comuni, creerà le condizioni per una migliore conoscenza del territorio, per migliori politiche urbanistiche e, anche, per un recupero di evasione attraverso, anzitutto, l’aggiornamento della banca dati catastale”. La cabina di regia, conclude Grandi, “garantirà il rispetto dell’attuazione delle normative del decentramento e insieme la sua piena attuazione”.

(fonte: http://www.lagazzettadeglientilocali.it/)

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