Costruzioni: occupazione in calo nel 2° trimestre

Il 22 settembre scorso l’Istat ha diffuso i dati trimestrali sulle forze di lavoro riferiti al secondo trimestre 2009.

Con riferimento all’occupazione nel settore delle costruzioni, i dati confermano le difficoltà delle imprese del settore con un calo dei livelli occupati superiore a quello registrato nell’insieme dei settori economici.

Gli occupati nel settore delle costruzioni, pari nel secondo trimestre 2009 a circa 1.930.000, risultano diminuiti del 2,1% nel confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente (-1,6% nell’intero sistema economico), che equivale a 41 mila lavoratori in meno.

Il confronto con il picco raggiunto nel quarto trimestre 2008 (circa 2 milioni di occupati nel settore delle costruzioni) equivale, nel secondo trimestre 2009, ad una perdita occupazionale pari a 71 mila lavoratori.

Dalla lettura dei dati Istat risulta che nel settore delle costruzioni la contrazione degli occupati ha interessato i lavoratori dipendenti, che nel secondo trimestre del 2009 sono diminuiti del 3,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Di contro si osserva un lieve aumento dei lavoratori autonomi pari a +0,5% nel confronto con il secondo trimestre 2008.

Disaggregando i dati a livello territoriale si rileva che la flessione registrata nel secondo trimestre 2009 risulta come sintesi di una diminuzione dell’occupazione dell’8,3% del Nord-est, del 7,5% del Mezzogiorno, a fronte di un aumento del 5,4% rilevato nel Nord-ovest e del 2,8% nel Centro.

La flessione registrata nel secondo trimestre fa seguito ad un primo trimestre che aveva visto aumentare il numero di occupati nelle costruzioni dell’1,7% rispetto allo stesso periodo 2008.

Le misure adottate dalle imprese per fronteggiare la crisi in atto dal quarto trimestre 2008, ad esempio la riorganizzazione dei turni e degli orari di lavoro ed il ricorso alla cassa integrazione, hanno consentito di spostare gli effetti negativi sull’occupazione al secondo trimestre 2009 e probabilmente ai mesi successivi.

Nota Ance

Fonte: www.ance.it

 

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