Friuli: ambiente e lavori pubblici

Sono proprio ambiente, lavori pubblici ed assetto urbanistico, accanto alle politiche per le grandi infrastrutture, i temi portanti per lo sviluppo della regione e per affrontare l’attuale momento di crisi che colpisce alcuni comparti. Lo ha affermato l’assessore regionale all’Ambiente e ai Lavori Pubblici Vanni Lenna in occasione dell’incontro con l’associazione Piccole e Medie Imprese (API) di Udine, presieduta da Massimo Paniccia.

L’ambiente dovrà essere visto in un’ottica diversa da quella attuale, "considerato come elemento sul quale poter intervenire per favorire la crescita e le ricchezze del territorio e della nostra comunità".

Lenna, ha citato la Bassa Friulana, dove siti come la laguna, Aquileia e Grado, sono in grado di offrire grandi possibilità di valorizzazione.
E ha ricordato anche, quale modello da perseguire, l’accordo di programma stipulato tra enti pubblici e privati a Marghera (zona interessata da diversi problemi ecologici legati agli insediamenti industriali) per rendere l’area attraente sotto il profilo turistico attraverso la realizzazione di porticcioli e darsene raccordati con lo scenario lagunare.

Anche nel Friuli Venezia Giulia, secondo l’assessore, aree come quello dell’"ex Aquila" a Trieste potrebbero pertanto essere oggetto di interventi analoghi, destinati a rivitalizzare il territorio; la Regione, ha detto Lenna, "è infatti interessata a promuovere accordi su ampie zone, che possano dare risposte positive alle esigenze ambientali ed occupazionali".
Occorre però, per Lenna, che anche l’intera comunità regionale sappia evolvere la propria cultura della gestione del territorio.

Per quanto riguarda invece il problema dei rifiuti, la Regione predisporrà un nuovo Piano di settore, caratterizzato da una cornice ampia, all’interno della quale "possa operare il settore privato".
Dovranno essere innanzitutto garantite la sicurezza e la salute dei cittadini, con impianti di smaltimento che non producano emissioni o scarichino elementi nocivi, ma dovranno nel contempo essere individuati interventi da parte delle "multi-utility" e dei privati, soggetti che dovranno poter esprimere le loro capacità a vantaggio della comunità.

Sulla questione degli appalti, l’assessore ha affermato la volontà della Regione di favorire nella loro attività le piccole e medie imprese locali, nella consapevolezza che le grandi imprese del Friuli Venezia Giulia hanno ormai già investito all’estero.
Per agevolare gli investimenti e la crescita del tessuto economico nella regione occorrerà semplificare le procedure in materia, anche realizzando una modulistica di riferimento uniforme, da far adottare ai Comuni.

La Giunta, ha affermato l’assessore, ha già predisposto uno schema di riforma, l’iter del quale ha subito un rallentamento in attesa della definizione del Piano casa nazionale.

La riforma regionale prevede l’alienazione quasi totale del patrimonio immobiliare degli ATER, eccetto una quota a carattere sociale. Le abitazioni saranno vendute agli affittuari, i quali avranno la possibilità di pagarli con mutui pluriennali. Agli inquilini che non potranno o non vorranno procedere all’acquisto saranno messi a disposizione gli alloggi della quota sociale.
Modifiche sono previste anche al regime dell’edilizia convenzionata.

Dopo avere toccato i temi dell’urbanistica, ricordando che è approdato alla Commissione consiliare competente il provvedimento che racchiude le norme transitorie in attesa della nuova legge di semplificazione della materia, Lenna ha parlato della "legge obiettivo".
Si tratta di uno strumento che dovrebbe consentire di ridurre al minimo l’iter per la realizzazione di grandi opere ritenute utili per la comunità.

L’intento è quello di impedire che percorsi burocratici troppo farraginosi possano scoraggiare eventuali investitori in progetti importanti per il territorio e per la collettività.

Fonte: www.regione.fvg.it

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