Gare di ingegneria e architettura

Da giugno ad agosto si è bruscamente interrotta la tendenza al moderato recupero nella domanda pubblica di ingegneria, architettura e consulenza tecnico-economica, rilevata nei primi cinque mesi del 2008.

Questi in sintesi i dati forniti dall’osservatorio Oice/Informatel nell’aggiornamento mensile al 31 agosto. Infatti, dopo il crollo di giugno dell’importo totale delle gare indette nel mese (-70,7% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso), forti flessioni su base annua sono state rilevate anche in luglio (-28,2%) e agosto (-21,9%).
Nei tre mesi si sono persi 117,2 milioni di euro rispetto ai corrispondenti mesi del 2007, assorbendo quasi del tutto la crescita di 124,1 milioni di euro realizzata nel periodo gennaio-maggio 2008.

In particolare, le gare di agosto sono state 359 (di cui 52 sopra soglia) per un importo complessivo di 46,7 milioni di euro (31,7 milioni sopra soglia), con un decremento su base annua del 21,9% (-24,5% sopra soglia e -15,8% sotto soglia). Nei primi otto mesi risultano pubblicate 3.084 gare, il numero più basso rilevato dal 2000, e il loro importo totale è pari a 489,3 milioni di euro, con una flessione del 6% a prezzi correnti rispetto al valore medio annuale nello stesso periodo degli ultimi sette anni.

“La depressione della domanda pubblica – ha commentato il presidente Oice Braccio Oddi Baglioni – inasprisce la concorrenza fra gli operatori, che riducono oltre misura i loro margini pur di presidiare il mercato e quindi il ribasso medio, secondo le prime informazioni sulle gare indette nel 2008, è arrivato al 32,6%.

Oltre a difficoltà di ordine economico e finanziario dovute all’oggettiva carenza di risorse pubbliche – ha proseguito Oddi Baglioni – è probabile che abbia agito negativamente anche la situazione di incertezza normativa legata all’approvazione del terzo correttivo del Codice dei contratti pubblici.
Il varo del provvedimento, che contiene alcune positive novità per il settore ingegneria e architettura, deve però essere seguito a breve dalla messa a punto delle norme attuative (regolamento generale), affinché venga data certezza a tutti gli operatori”.

Secondo l’Oice, infatti, si deve trovare un sistema per garantire i progettisti in sede di esecuzione del contratto, per esempio, riequilibrando il rapporto con le amministrazioni sia sotto il profilo delle prestazioni aggiuntive richieste (spesso senza alcun limite), sia sotto l’aspetto delle modalità di pagamento dei corrispettivi, che possono essere erogati anche a due anni di distanza dal completamento dei lavori.

Un altro nodo da sciogliere è quello, nelle modalità di affidamento, dell’eccessivo ricorso al prezzo più basso.
A livello europeo l’osservatorio registra un’incidenza italiana su quote, in numero di bandi, del tutto modeste: 3,3% nel 2006, 3,1% nel 2007 e 3,3% nei primi otto mesi del 2008. Risultati di gran lunga inferiori rispetto alle quote detenute da Francia (32,7%), Spagna (12,4%), Germania (9,2%), Gran Bretagna (6,9%) e della nuova entrata Polonia (6,4%).

Per quanto riguarda la domanda indiretta, che si esprime attraverso la pubblicazione delle gare per l’affidamento congiunto di lavori e servizi di ingegneria, si registra una lieve flessione: nei primi otto mesi dell’anno ci sono state, in Italia, 684 gare per un importo accertato di 7.475 milioni di euro (-16,8 in numero e –1,4 in valore rispetto allo stesso periodo del 2007).

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