Puglia: la Giunta approva DDL su edilizia residenziale sociale

Approvato oggi dalla Giunta regionale, su proposta dell’Assessore all’Assetto del Territorio Angela Barbanente, il Disegno di Legge "Norme urbanistiche finalizzate ad aumentare l’offerta di edilizia residenziale sociale".

"La Giunta regionale – spiega la Barbanente – dimostrando concretamente la priorità attribuita alla soluzione del problema della casa, ha così recuperato con eccezionale rapidità un emendamento alla legge di variazione di bilancio bloccato oggi dai consiglieri di AN per motivazioni meramente procedurali, sicuramente non comprensibili per tanti pugliesi che hanno urgenza di risolvere i propri problemi abitativi".

Le norme, in attuazione all’art. 1, commi 258 e 259, della legge di bilancio dello Stato 2008, sono volte a contenere i costi dei suoli, a favorire la cessione di alloggi pubblici e, più in generale, a favorire la realizzazione di alloggi di edilizia sociale a costi contenuti, soprattutto in affitto. In questo modo i Comuni avranno margini piu’ ampi per dare risposta ai problemi legati all’aumento dei prezzi degli alloggi e al diminuito potere di acquisto degli stipendi e dei salari.

Il Disegno di Legge, infatti, consente ai Comuni di utilizzare la norma statale definendo ambiti da destinare a edilizia residenziale sociale, in aggiunta alla dotazione minima di standard urbanistici, previa valutazione del fabbisogno di edilizia residenziale sociale, prevedendo anche un surplus di capacità edificatoria. Tale surplus potrà essere ubicato in aree destinate a servizi che siano in esubero rispetto alla dotazione di standard urbanistici applicando il metodo della perequazione urbanistica oppure in aree a prevalente destinazione residenziale.

Le varianti urbanistiche seguiranno una procedura semplificata, certa e rapida: i tempi di approvazione saranno contenuti in 150 giorni più eventuali 30.

I proprietari ai quali sia affidata la realizzazione degli interventi di edilizia residenziale sociale si impegneranno a cedere gratuitamente al Comune una quota minima del 10% degli alloggi realizzati grazie al surplus di capacità edificatoria e a garantire preferibilmente l’affitto dei restanti alloggi a soggetti in possesso dei requisiti per l’accesso all’edilizia residenziale sociale selezionati da una graduatoria comunale.

 

fonte: www.regione.puglia.it

 

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