Appalti digitali, indicazioni operative dell’ANAC per le stazioni appaltanti

Digitalizzazione degli appalti, sono diverse le richieste di chiarimenti trasmesse dalle stazioni appaltanti all’ANAC, a seguito dell’entrata in vigore delle disposizioni legate al nuovo codice appalti. L’Autorità interviene fornendo alcune delucidazioni.

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La nota dell’ANAC

L’ANAC chiarisce anzitutto che “lo svolgimento di tutte le fasi del ciclo di vita dei contratti attraverso piattaforme di approvvigionamento digitale certificate comporta, a regime, significativi benefici in termini di riduzione dei tempi dei processi, qualità degli stessi e riduzione degli oneri amministrativi, fermo restando che la fase di avvio della digitalizzazione comporta inevitabilmente allineamenti alle nuove procedure da parte di tutti i soggetti coinvolti”. Ancor prima dell’avvio della digitalizzazione, l’ANAC “ha condiviso le soluzioni adottate con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, AGID, il Dipartimento per la trasformazione digitale, l’Unità tecnica di missione per il PNRR, i gestori delle piattaforme di approvvigionamento digitale in fase di certificazione, i soggetti aggregatori”.
L’Autorità rammenta di aver avviato “un tavolo permanente di confronto con i rappresentanti dell’ANCI e di altri Enti territoriali, nel quale sono state analizzate le criticità emerse dal sistema e individuate possibili soluzioni che sono state già attuate e pubblicate attraverso FAQ o altre indicazioni per il mercato”.

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Affidamenti inferiori a 5mila euro

Infatti, aggiunge l’ANAC, “per evitare un blocco delle attività ed imporre un obbligo di digitalizzazione ai contratti esclusi, l’Autorità ha messo a disposizione, in aggiunta ai servizi infrastrutturali abilitanti l’ecosistema nazionale di approvvigionamento digitale, una interfaccia web che, anche a seguito delle richieste provenienti dalle principali stazioni appaltanti, è stata estesa agli affidamenti di importo inferiore a 5mila euro“.

ANAC sottolinea infine che “altre criticità riguardanti alcune informazioni aggiuntive richieste per l’avvio della fase di affidamento quali, ad esempio il CCNL, l’importo delle somme a disposizione, l’identificativo unico di gara e l’identificativo unico partecipante, sono state gestite automaticamente o rese maggiormente comprensibili alle stazioni appaltanti”.

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