Edilizia e difesa del suolo in Emilia Romagna

Sicurezza nei cantieri
Lavoratori dell’edilizia più tutelati e cantieri più sicuri. Questo attraverso nuove norme per rafforzare le condizioni di sicurezza, per tutelare la salute e il lavoro nei cantieri edili pubblici e privati, con particolare attenzione ai lavori commissionati dalle pubbliche amministrazioni e agli interventi di edilizia residenziale sociale.

Sono questi gli obiettivi contenuti nella proposta di legge "Tutela e sicurezza del lavoro nei cantieri edili e di ingegneria civile" discussa dalla Giunta della Regione Emilia-Romagna su proposta dell’assessore regionale alla programmazione territoriale Luigi Gilli. A settembre inizierà la consultazione con le forze sociali ed economiche per arrivare al testo definitivo che la Giunta consegnerà all´Assemblea legislativa.

"Si deve aumentare ogni azione – afferma l’assessore Gilli – che rafforzi sempre più le condizioni di sicurezza nei cantieri, il rispetto delle condizioni normative e contrattuali nonché gli obblighi assicurativi e previdenziali dei lavoratori".

Il settore dell’edilizia resta, purtroppo, al secondo posto per numero di decessi fra i lavoratori, preceduto dai trasporti e seguito dall’industria. Nel dettaglio in Emilia-Romagna nel 2007 si è registrato un calo sia degli incidenti mortali sia degli infortuni nei cantieri (da 31 nel 2006 a 22 nello scorso anno, fonte Inail), a fronte di un aumento del 7% degli addetti.

Altre informazioni
I temi relativi alla sicurezza del lavoro toccano materie diverse rispetto alle quali la Regione assume competenze legislative differenziate. La proposta di legge quindi raccorda le diverse normative che si intrecciano con questa materia prendendo come riferimento sia le strategie dell’Unione Europea per il periodo 2007-2012 sia le diverse norme nazionali.

Il progetto di legge prevede norme per la razionalizzazione dell’attività amministrativa, per la semplificazione delle procedure e degli adempimenti sia a carico dei committenti che delle imprese esecutrici dei lavori attraverso sistemi informatici.

Si prevede la realizzazione di un sistema informativo di monitoraggio e segnalazione anche attraverso l’integrazione delle banche dati esistenti, con funzioni finalizzate a supportare l’attività di promozione, prevenzione e controllo della sicurezza e regolarità del lavoro degli enti competenti, nonché l’attività del Comitato regionale di coordinamento.

Gli ultimi due elementi di novità riguardano:
-le norme prescrittive che la Regione indicherà per i Regolamenti urbanistici edilizi dei Comuni relativi ai requisiti tecnici vincolanti che gli edifici devono soddisfare per meglio adempiere alle esigenze di sicurezza nell’esecuzione dei successivi interventi, in particolare manutentivi, qualora comportino lavorazioni particolarmente pericolose; – gli strumenti di incentivazione economica a favore dei committenti che affidano i lavori ad imprese o altro soggetto esecutore dei lavori che svolgano la loro attività secondo principi di responsabilità sociale.
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Difesa del suolo e della costa
Al via un nuovo piano di messa in sicurezza del territorio regionale. Sono 33 gli interventi previsti dal programma messo a punto grazie alla collaborazione tra il Dipartimento nazionale della Protezione civile e l’Agenzia regionale e approvato dal Comitato istituzionale nel quale sono rappresentate anche le istituzioni locali delle aree interessate.

Il piano della Regione, realizzato d’intesa con le Province ed i Comuni prevede 33 interventi strutturali in 7 province e 32 comuni, e 3 interventi non strutturali relativi ad attività di previsione e di gestione delle emergenze idrauliche ed idrogeologiche.Il piano viene interamente finanziato con economie derivanti dalla gestione di ordinanze ministeriali di Protezione civile. 

L’importo complessivo dei finanziamenti è di 4 milioni e 118 mila euro, destinati agli interventi idraulici ed idrogeologici nei comuni montani delle province centro-occidentali (Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza) e al ripascimento e messa in sicurezza della fascia costiera (comuni di Ravenna, Cervia, Cesenatico e Misano Adriatico). 520.000 euro serviranno per adeguare e completare l’informatizzazione del sistema regionale di monitoraggio e di allertamento.

Nella provincia di Bologna si tratta di 6 interventi che interessano i comuni di Lizzano, Gaggio Montano, Camugnano, Granaglione, per un importo di 410 mila euro.

Fonte: www.regione.emilia-romagna.it

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