Friuli, incontro tra Regione e Ance sui lavori pubblici

La modifica alla legge 14 del 2002, che disciplina la materia degli appalti pubblici, ed il trattamento delle terre e rocce da scavo sono le due tematiche affrontate  recentemente nell’incontro dell’assessore regionale ai Lavori pubblici Vanni Lenna con i vertici Friuli Venezia Giulia dell’ANCE, l’Associazione nazionale Costruttori edili.

I rappresentanti dell’ANCE regionale, con il neo presidente Donato Riccesi, hanno proposto delle semplificazioni normative ed amministrative ritenute di importanza strategica per il settore edile: provvedimenti che anche l’assessore Lenna ritiene determinanti, anche se non risolutivi, per affrontare la crisi economica del momento e per sostenere le piccole/medie imprese.

Per quanto concerne le terre e rocce da scavo si è convenuto di elaborare un protocollo operativo che offra uno strumento di lavoro formativo per gli operatori ed omogeneo sul territorio.

Una difformità di applicazione della legge nazionale (152/2006, art.186) tra le varie Province sta infatti complicando lo smaltimento e la circolazione del materiale inerte non inquinato che, “anziché esser depositato in discarica, potrebbe essere reimpiegato in cantieri di lavoro senza rischi ambientali”, ha evidenziato l’ANCE.

La situazione più complessa si verifica, al momento, nell’area triestina, “dove il blocco dell’attività di gestione del materiale di escavazione rischia di portare alla paralisi totale il comparto delle costruzioni con gravi e preoccupanti conseguenze sul piano occupazionale, sociale ed economico”.

Una problematica già nota all’assessore Lenna che per il prossimo 12 marzo ha convocato un tavolo con i presidenti e gli assessori all’Ambiente delle quattro Province per trovare una sinergia di gestione omogenea e non frammentaria: una condizione strutturale del protocollo operativo che la direzione regionale dell’Ambiente elaborerà in sinergia proprio con l’ANCE.

La necessità di addivenire ad una semplificazione normativa si è posta anche in riferimento all’altro tema di confronto, la legge sui Lavori pubblici. “Prossimi incontri tra la direzione Ambiente, la direzione Mobilità e Infrastrutture e l’Avvocatura della Regione consentiranno di individuare ulteriori modifiche applicabili alla legge 14, oltre a quelle già apportate di recente ed approvate in Consiglio Regionale (legge regionale 2/2009)” ha anticipato l’assessore Lenna. “La modifica dovrà apparire come una sorta di ‘Bignami’ informativo e formativo a favore della stazione appaltante”, ha aggiunto.

La volontà espressa da Lenna sarà supportata da un’attività di accompagnamento del disegno di legge per sensibilizzare i consiglieri regionali ai limiti che la normativa nazionale impone, e parallelamente di verifica della costituzionalità del testo regionale con il Governo.

Per garantire un effetto reale e positivo sull’economia regionale e sulla tenuta del sistema industriale delle costruzioni, Riccesi ha inoltre sottolineato la necessità di avviare una rapida trasformazione “delle risorse in cantieri” per far partire i lavori immediatamente cantierabili. Se in periodi normali lungaggini burocratiche ascrivibili alla farraginosità delle norme rappresentano un problema, nel contesto attuale costituiscono infatti una situazione inaccettabile.

Nello specifico, l’assessore intenderebbe estrapolare dalla normativa in vigore la parte che disciplina i contributi regionali. Un atto rivoluzionario che consentirebbe ai beneficiari dell’appalto di non attendere i lunghi tempi del finanziamento regionale, ma di godere in tempi più rapidi del contributo necessario ad avviare l’opera.

Nel frattempo una circolare informativa sarà inoltrata a tutte le Amministrazioni comunali, esplicativa dell’applicabilità della legge 14.

Fonte: www.regione.fvg.it

 

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