Abolizione IMU 2013, niente deducibilità dal reddito d’impresa sui capannoni

Il “marchio” dell’ufficialità accompagna finalmente il provvedimento di superamento dell’IMU: è infatti stato finalmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto 102/2013, che contiene all’articolo 1 l’abolizione della prima rata Imu 2013 sulla prima casa “per gli immobili oggetto della sospensione disposta con decreto-legge 21 maggio 2013, n. 54”.

Ecco, in rapida sintesi, le principali novità inerenti alla materia più calda in questa chiusura di estate: il Decreto 102/2013 contiene infatti l’abolizione della seconda rata 2013 per l’IMU “relativa ai fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, fintanto che permanga tale destinazione e non siano in ogni caso locati”: l’esenzione avrà corso a partire da 1° gennaio 2014.

Consulta l’intero Decreto 102/2013 contenente “Disposizioni urgenti in materia di IMU, di altra fiscalità immobiliare, di sostegno alle politiche abitative e di finanza locale, nonché di cassa integrazione guadagni e di trattamenti pensionistici”.

Altro dato importante è quello inerente al fatto che non è stata re-introdotta l’Irpef sulle rendite catastali delle seconde case sfitte, così come non è prevista – come invece pareva essere in un primo momento – la deduzione dell’IMU dal reddito d’impresa pagata sui capannoni industriali e gli immobili strettamente connessi all’attività (bisogna però precisare che è intenzione del Governo trovare le risorse necessarie per reintrodurre la misura con la Legge di Stabilità).

In conclusione, niente deducibilità dell’Imu al 50% ai fini Ires e Irpef per immobili strumentali delle imprese e niente ripristino parziale dell’imponibilità ai fini Irpef dei redditi da case sfitte.

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