ERP ed efficienza energetica, al via un progetto UE

Con il sostegno della Commissione Europea  e del programma “Energia Intelligente-Europa”, il progetto POWER HOUSE EUROPE servirà ad accelerare la responsabilizzazione degli inquilini e ad aggiornare le competenze dei professionisti dell’edilizia sociale al fine di ridurre l’impronta ecologica del settore. Ciò verrà fatto attingendo all’ampio bacino di esperienze maturate in ambito europeo, facilitando lo scambio di buone pratiche e conoscenze tra gli attori dell’alloggio sociale.

POWER HOUSE EUROPE fornisce l’accesso a:
– Risorse per i professionisti dell’edilizia sociale a sostegno dello sviluppo delle loro strategie in materia di efficienza energetica;
– Un forum on-line di informazione e scambio di conoscenze tra i professionisti dell’edilizia sociale;
– Informazioni su strategie, misure legali, istituzionali e finanziarie dell’UE oggetto del Gruppo di Lavoro sull’Energia di CECODHAS-Housing Europe;
– Esempi di riabilitazione di edifici esistenti e di nuove tecniche di costruzione a basso consumo energetico, di partecipazione degli inquilini, di applicazioni ICT etc.;
– Aggiornamenti sullo sviluppo della politica comunitarie in materia di efficienza energetica e fonti rinnovabili nel settore dell’edilizia residenziale;
– Aggiornamenti sulle opportunità di finanziamento e fondi strutturali;
– Partenariati  transnazionali e non tra gli operatori dell’alloggio sociale;
– Piattaforme Nazionali/Regionali che offrono un punto di incontro tra gli attori della transazione energetica in corso.

Anche il nostro Paese ha aderito al progetto, creando una Piattaforma personalizzata nella speranza di dare il via ad una riforma completa del concetto dell’housing sociale, che se correttamente sviluppato, potrebbe dar vita ad azioni capillari sull’intero territorio nazionale, riducendo in maniera consistente le emissioni nocive del settore edilizio e migliorando le prestazioni delle nostre abitazioni

Il coordinatore del  progetto è Cecodhas Housing Europe, Comitato Europeo di Coordinamento dell’Alloggio Sociale, che riunisce 46 federazioni nazionali e regionali a livello europeo, che a loro volta raggruppano per ciascuno dei 19 Stati aderenti, più di 22.000 operatori del social housing rappresentando più di 21 mln di alloggi totali.

Tra i Paesi europei che più investono in social housing, c’è l’Olanda con il 35% di alloggio sociale sul totale dello stock abitativo del Paese, seguita da Svezia (23%), Danimarca (22%), Inghilterra (21%), Austria (20%).

L’ Italia, assieme a  Slovenia e Slovacchia è in coda alla classifica (4%), così Portogallo ed Estonia (3%), Lussemburgo, Cipro, Bulgaria e Lituania (2%) Romania (1,6%), Spagna e Lettonia(1%) e Grecia (0%).

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