Rilevazioni aeree con droni APR: per una migliore gestione del territorio

I droni radiocomandati a pilotaggio remoto (APR) hanno tutte le potenzialità per divenire validi alleati per gli enti pubblici (compresi Comuni ed Enti locali in genere) con l’obiettivo di soddisfare la necessità di acquisire informazioni dal territorio nel minor tempo possibile ed a costi contenuti, al fine di implementare un più corretto ed efficiente monitoraggio ambientale.

Tali nuovi sistemi costituiscono la naturale evoluzione dell’aerofotogrammetria, fornendo inoltre una risposta qualitativa superiore alla topografia classica. L’aerofotogrammetria da drone si configura infatti come una tecnica innovativa di rilievo da remoto che permette la restituzione tridimensionale del territorio attraverso l’acquisizione di fotogrammi da droni e la successiva sovrapposizione.

Un valido supporto per la gestione e vigilanza del territorio
In tale direzione Maggioli e Italdron hanno stipulato un accordo di partnership esclusiva per offrire agli enti pubblici di tutta Italia servizi di noleggio droni equipaggiati con sensori adatti alle specifiche esigenze degli Enti con operatori qualificati (muniti di polizze professionali). Italdron è abilitata da E.N.A.C. per operazioni specializzate non critiche ed è Socio Fondatore e membro del consiglio direttivo di Assorpas.

I droni radiocomandati sono in grado di fornire il loro servizio per la realizzazione di fotografie e video riprese aeree a bassa quota, oltre a garantire indagini di aerofotogrammetria digitale e rilievi termografici e con camera NIR multi spettrale. Maggioli e Italdron garantiscono la cura diretta di tutte le fasi del processo d’indagine: dall’acquisizione all’elaborazione delle immagini, fino alla realizzazione del prodotto finale.

Le soluzioni proposte si delineano come efficaci strumenti di supporto alle funzioni di gestione e di vigilanza del territorio, nonché di ausilio nella difesa dell’ambiente (ad esempio aree urbane, industriali, rurali, agricole, coste, bacini idrici). Tali servizi permettono di ottenere un netto miglioramento della capacità di prevenzione e la riduzione dell’impatto di eventi calamitosi e di prevenzione e contrasto ai reati contro il patrimonio ambientale. Per ottenere questi risultati è necessaria l’integrazione di dati provenienti da diverse fonti ed acquisiti con sensori digitali avio trasportati (camere fotogrammetriche, sensori iper spettrali e termici).

Fotogrammetria aerea ed elaborazione immagini
Un’interessante applicazione pratica di tali sistemi è la fotogrammetria aerea classica: si tratta di una tecnica di rilievo che consente di ottenere informazioni metriche (forma e posizione) di oggetti tridimensionali (terreno oppure manufatti) mediante interpretazione e misura di immagini fotografiche ottenute con macchina da presa montata su un velivolo (di solito un aereo), che riprende il territorio sottostante.

A partire da oggi, con i droni radiocomandati a pilotaggio remoto, è pertanto possibile rilevare e catalogare ampie zone di territorio con un grado di precisione e di dettaglio simili a quelli della topografia tradizionale eseguita con la strumentazione a terra, ma in tempi molto più rapidi ed acquisendo una quantità significativamente superiore di informazioni territoriali.

Ciò è possibile attraverso le riprese fotografiche eseguibili a bassa e bassissima quota (qualche decina di metri da terra) proprio attraverso i droni, sistemi pratici e affidabili che spalancano prospettive impensabili fino a pochi anni fa.

Ecco alcuni esempi di utilizzo in tale direzione: dalla cartografia tecnica, tematica, catastale ed orto-fotografica fino alle riprese in luoghi non accessibili a seguito di calamità naturali (esondazioni, terremoti, frane), ma anche l’individuazione di discariche abusive, piantagioni, illegali ed il controllo di eventuali abusi edilizi.

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