Sbloccascuole: firma sul decreto, via libera a 480 milioni per i Comuni

Si è concretizzata nella serata di ieri la firma del presidente di Consiglio Matteo Renzi sul d.p.c.m 27 aprile 2016 che contribuisce a sbloccare 480 milioni di euro per interventi dedicati all’edilizia scolastica nel nostro Paese.

Arriva pertanto a completa attuazione l’operazione #Sbloccascuole che conferisce il via libera definitivo nei confronti di Enti locali e Province per l’utilizzo dei 480 milioni dedicati agli interventi per l’edilizia scolastica. L’ufficialità della firma è giunta attraverso un tweet del Presidente del Consiglio.

Edilizia scolastica: come sono distribuiti i finanziamenti
Il decreto autorizza l’operazione complessiva che coinvolge oltre 1500 enti locali per circa 3500 interventi. Era stato lo stesso premier ad annunciare l’operazione con una lettera inviata ai sindaci d’italia in cui si anticipava l’apertura del termine per chiedere lo sblocco delle risorse disponibili nelle casse degli enti ma bloccate da vincoli di bilancio. Ricordiamo che ammessi alla selezione gli Enti Locali proprietari di edifici scolastici.

Analizzando una nota emessa dalla struttura di missione governativa, “sono stati dichiarati ammissibili ben 3506 interventi, coinvolgendo complessivamente 1508 enti locali per una richiesta complessiva di spazi finanziari superiore alla disponibilità prevista dalla legge”.

Sarebbero pertanto state soddisfatte a pieno le 280 candidature per la fattispecie A relative agli interventi dell’operazione #scuolenuove (Comuni, Province e Città metropolitane), nonché gli interventi legati all’operazione Mutui BEI Comuni, per un totale di 99 milioni circa. Sono inoltre state totalmente soddisfatte anche le 5 candidature valide ai fini della fattispecie B concernenti gli interventi operazione Mutui BEI Province e Città metropolitane.

Leggi anche l’articolo Edilizia scolastica: tutti i finanziamenti disponibili per il 2016.

Per la maggior parte delle richieste, invece, a causa dell’elevatissimo numero delle richieste, lo sblocco è stato parziale e inferiore alla metà degli importi richiesti. Nelle richieste della fattispecie C ricadevano tutte le iniziative residuali rispetto alle prime due fattispecie. In questo caso la scelta è stata quella di livellare percentualmente la disponibilità per tutti gli enti. Prosegue la nota: “Per i 3221 interventi di edilizia scolastica candidati nella fattispecie C – spiega infatti la struttura di missione – si è dovuto procedere a una riduzione lineare, proporzionale all’importo richiesto dagli Enti”.

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