Toscana: ambiente e energia

Dati 2007 sulla raccolta differenziata in Toscana
La Raccolta differenziata in Toscana nell’anno 2007 si è attestata a quota 33,77%. I dati certificati dalla Regione mostrano un lieve passo in avanti, rispetto al 33,42% dell’anno precedente.

In vista però dell’obiettivo del 50% al 2010 l’assessore regionale all’ambiente, Anna Rita Bramerini, ritiene “necessario e urgente che gli Ato della Toscana, e soprattutto i tre nuovi in fase di costituzione, utilizzino i soldi già in parte messi loro a disposizione dalla Regione per implementare questo servizio e fare gli impianti che servono come compendio alla differenziazione dei rifiuti, in particolare quelli di compostaggio per l’organico e di selezione per il multimateriale”.

Con un decreto che certifica i dati sulla raccolta differenziata la Regione conferma il primato di Siena, 41,45%, che nel 2007 come nel 2006 è stata la provincia con i migliori risultati e ha dimostrato, così, che investire in una buona dotazione impiantistica (l’Ato di Siena è stata il primo a concludere la realizzazione di tutti gli impianti previsti nel Piano provinciale, termovalorizzatore compreso si integra con il raggiungimento di obiettivi importanti anche nella raccolta differenziata.

Secondo i dati regionali nel 2007 hanno raggiunto o superato il 35% di raccolta differenziata anche gli Ato di Lucca 38,33%, Firenze 37,19%, Pistoia (che comprende anche il circondario empolese) 35,14% e Prato 38,9%.
Grazie a questi risultati i Comuni che li compongono saranno esentati dal pagare il 20% in più, esattamente come i Comuni degli altri Ato che, singolarmente, hanno oltrepassato la soglia del 35%.

Il decreto regionale appena emesso, infatti, oltre a fotografare la situazione della raccolta differenziata in Toscana, stabilisce quali Comuni e quali ATO hanno raggiunto la quota del 35% di RD prevista dalla normativa nazionale (decreto 152/06) e quali, invece, non ce l’hanno fatta e saranno per questo obbligati a pagare, oltre all’ecotassa regionale, l’addizionale del 20% per il conferimento in discarica.

«Dal 2008, infatti– ha spiegato l’assessore Bramerini –, la Regione ha scelto di non gestire autonomamente i fondi destinati alla raccolta differenziata, ma di affidarli agli Ato. In tutto abbiamo messo a disposizione 23 milioni di euro, previsti dal Piano Regionale di Azione Ambientale, ed ulteriori 8 milioni tratti dai proventi dell’ecotassa nel 2008.

Per utilizzare parte di queste risorse gli Ato hanno già predisposto i bandi a cui possono partecipare Comuni e Aziende toscane del settore e molti di questi sono già in scadenza. Ci aspettiamo di vedere presto i risultati di questo investimento, per avvicinarci finalmente a quel 50% di raccolta differenziata nel 2010 previsto dalla norma nazionale e recepito dalla programmazione regionale».

La raccolta differenziata in Toscana
Dalla raccolta differenziata in Toscana nel 2007 si sono ottenute ben 283.765 tonnellate di carta e cartone (35,4% del totale Rd), 135.570 tonnellate di rifiuti organici (16,9%), 98.488 tonnellate di sfalci e potature (12,3%), 78.045 tonnellate di legno (9,7%), 71.921 tonnellate di vetro (9%), 40.437 tonnellate di metallo (5%), 33.120 tonnellate di plastica (4,1%), 32.383 tonnellate di rifiuti ingombranti (4%), 7.110 tonnellate di stracci (0,9%), 4.012 tonnellate di lattine (0,5%) 2.273 tonnellate di rifiuti urbani pericolosi (ad es. pile esaurite) che rappresentano lo 0,3%, ed infine 13.871 tonnellate di materiale di vario genere (1,7%).

Nel corso dell’anno, in media, un cittadino toscano ha gettato nei cassonetti della raccolta differenziata 217,64 kilogrammi di rifiuti. Questo dato sale o scende a seconda delle Province: ad Arezzo i kg procapite sono stati 144,26; a Firenze 228,65, a Grosseto 190,39, a Livorno 230,45, a Lucca 261,56, a Massa-Carrara 153,42, a Pisa 194,18, a Pistoia 206,05, a Prato 274,88, a Siena 257,63.

I Comuni più virtuosi
Secondo i dati certificati sulla Rd, i Comuni toscani più virtuosi in questo settore sono stati Capannori (Lu) 59, 69%, Tavarnelle Val di Pesa (Fi) 55,29%, Piancastagnaio (Si) 53,03%, Colle di Val d’Elsa (Si)52,83% e Buonconvento 52,15% (Si).
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Risparmio energetico, quasi un milione di euro per famiglie e imprese
C’è quasi un milione di euro a disposizione di famiglie e imprese che decideranno di investire sul risparmio energetico e sulle fonti rinnovabili.

La Provincia ha pubblicato il 29 settembre scorso due bandi che complessivamente rappresentano un impegno forte per imboccare con decisione la strada dell’energia sostenibile e dell’abbattimento di consumi e costi.

Per le famiglie e le loro abitazioni è il secondo bando della Provincia, con un budget doppio rispetto al primo che ha avuto grande successo, ma anche le associazioni di categoria hanno già manifestato molto interesse per l’utilizzazione del solare fotovoltaico.

Per le imprese Insieme alla imprese inoltre la Provincia realizzerà rapidamente un primo studio sull’efficienza energetica in ambito produttivo, con l’obiettivo, realizzabile nel 2009, di pubblicare un bando tutto dedicato a questo settore.

“L’efficienza energetica è il punto cardine dell’attività su cui stiamo investendo impegno e risorse anche per favorire una crescita culturale dei cittadini su questo tema – ha spiegato l’assessore all’Ambiente Stefano Arrighini – il primo, che in 15 giorni dall’uscita già aveva richieste per impiegare tutte le risorse.
Quello per le imprese rappresenta l’avvio di un progetto di grande portata che a Prato interviene su un ampio bacino di tetti industriali, spesso da bonificare dall’amianto”.

PER LE IMPRESE Alle imprese dunque è dedicato il primo bando che mette a disposizione 500 mila euro per incentivare la produzione di energia elettrica da impianti fotovoltaici.
Alle PMI e alle aziende di commercio, terziario e agricole autorizzate a svolgere attività agrituristiche del territorio provinciale, il bando offre la copertura del 20% delle spese fino a un massimo di 20 mila euro per la realizzazione di impianti solari fotovoltaici connessi alla rete di trasmissione elettrica.

Il contributo (cumulabile con altre forme di incentivo regionali, nazionali o comunitarie) comprende costi di progettazione, direzione lavori, collaudo e spese tecniche per le autorizzazioni, materiali, installazione, oneri per la sicurezza e le opere edili strettamente necessarie.

Le domande dovranno essere indirizzate alla Provincia entro il 30 aprile del 2009. La Provincia finanzierà tutti gli interventi ritenuti ammissibili fino ad esaurimento dei fondi in base all’ordine di arrivo delle richieste.

PER LE ABITAZIONI – Ben 400 mila euro sono invece a disposizione delle famiglie per il miglioramento dell’efficienza energetica nelle abitazioni, con l’obiettivo di ridurre le emissioni inquinanti ma anche consentire un risparmio sulle bollette dei pratesi. I

l bando pubblicato dalla Provincia prosegue e amplia la campagna già avviata da un bando precedente, che ha dato risposta a 200 richieste investendo 200 mila euro. Sono ammessi interventi su impianti termici, coibentazione e superfici vetrate.

Il contributo minimo previsto è di 150 euro, il massimo di 1.500 euro (anche in caso di più interventi sullo stesso edificio).
Gli interventi amessi sono:
– sostituzione di caldaia con una ad alta efficienza (4 stelle o Classe 3 e anche a biomasse) con un contributo pari al 30% della spesa; – sostituzione di scaldabagno elettrico con uno a gas con contributo pari al 35% della spesa;
– installazione di valvole termostatiche a bassa inerzia termica (45% della spesa);
– installazione di pannello solare termico (25% della spesa);
– installazione cronotermostato e/o dispositivi avanzati di regolazione dell’impianto di riscaldamento (45% della spesa);
– coibentazione cassonetti (35% della spesa);
– coibentazione fra radiatori e pareti esterne (35% della spesa); – sostituzione vetri comprensivi di infissi (35% della spesa).

Anche in questo caso gli aiuti possono essere cumulati con altre forme di incentivo. Per le domande c’è tempo 90 giorni dalla pubblicazione.

I bandi sono scaricabili sul sito della provincia

Fonte: www.regione.toscana.it

 

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