Parere positivo del Cipe al Piano Casa

Il Cipe concede una boccata d`ossigeno ai bilanci dei Comuni di Catania e Roma, indispensabile nel primo caso per evitare la bancarotta e nel secondo per supportare il piano di rientro del debito presentato dal sindaco Gianni Alemanno.

Il Governo ha assegnato un contributo a fondo perduto di 140 milioni di euro per il capoluogo etneo e 500 milioni per la Capitale.
Le risorse attingono dal Fas, il fondo statale per le aree svantaggiate (ridotto dal Dl 112/2008 da 64 a 57 miliardi) di cui l`85% al Sud.

La manovra estiva ha deciso una riprogrammazione di 15 miliardi, ma la delibera di questi giorni non va a toccare questa quota, bensi` le «riserve di programmazione».
Il Cipe ha assegnato formalmente i fondi a lunghi elenchi di piccole opere pubbliche, ma di fatto le risorse serviranno nell`immediato a coprire fabbisogni di cassa piu` urgenti dei due Comuni.

Il Cipe ha confermato i vincoli espropriativi sulle aree interessate dal Ponte sullo Stretto di Messina, un passaggio tecnico che pero` per il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli «e` un ulteriore tassello della riattivazione dell`opera».

«Entro la fine dell`anno – spiega Pietro Ciucci, presidente della Stretto di Messina Spa – puntiamo a rivedere insieme al Governo il piano finanziario. I Costi dei lavori sono saliti molto dal 2003, da 4,1 miliardi ai 5,5 attuali, ma le ampie riserve che avevamo previsto ci consentono di confermare i 6,1 miliardi totali (compresi oneri finanziari).

L`obiettivo e` realizzare la progettazione definitiva nel 2009 e avviare i lavori nel 2010. Certo il Governo deve garantire, per allora ma se possibile prima, i 2,2 miliardi della quota pubblica».

Per quanto riguarda il piano casa, l`esame del Cipe si e` esaurito con un rapido passaggio formale, nel quale il Comitato «ha preso atto favorevolmente di una prima informativa del ministero delle Infrastrutture, riservandosi una valutazione piu` approfondita in sede di esame del piano complessivo».
L`informativa si e` concentrata pressoche` esclusivamente sull`assegnazione di una prima tranche di 150 milioni destinati al cosiddetto sistema dei fondi immobiliari.

La bozza di Dpcm prevede infatti un fondo nazionale, partecipato dalla cassa depositi e prestiti, a sostegno di vari strumenti finanziari a livello locale, promossi soprattutto dalle Fondazioni bancarie. L`agenda del piano casa prevede il confronto con Regioni e Comuni. 

Fonte: www.ance.it e Il Sole 24 Ore
 

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