Il trascorrere del tempo non rende un abuso edilizio sanato
Nella recente sentenza del TAR Lazio, (Sez. II stralcio), sentenza del 3 febbraio 2025, n. 2531 è stato chiarito un principio fondamentale nel diritto urbanistico: il mero trascorrere del tempo non sana automaticamente gli abusi edilizi. Questo importante orientamento ribadisce che non esiste un termine di prescrizione per la sanzione degli abusi edilizi, indipendentemente dal lasso di tempo trascorso dalla loro realizzazione fino all’emissione di un ordine di demolizione.
Le implicazioni legali
La decisione del TAR sottolinea che l’assenza di un’interruzione nell’esercizio dell’azione amministrativa contro gli abusi edilizi non crea un diritto acquisito per il trasgressore né un obbligo per l’amministrazione di motivare ulteriormente il proprio intervento. L’ordine di demolizione può quindi essere emesso in qualsiasi momento, basato unicamente sulla constatazione dell’illecito, a conferma del carattere permanente dell’abuso.
La permanenza dell’illecito e la tutela del territorio
La sentenza evidenzia come l’interesse pubblico alla tutela dell’ordinato sviluppo del territorio e al rispetto delle norme urbanistiche sia un valore costante, che non necessita di rivalutazioni nel tempo. La permanenza dell’abuso giustifica la non necessità di rivedere l’interesse pubblico, confermando che la tutela dell’integrità urbanistica prevale sull’inerzia amministrativa.
Proporzionalità del provvedimento e integrità strutturale
Riguardo alla proporzionalità dei provvedimenti, il TAR ha chiarito che, una volta verificata l’assenza di una giustificazione legittima per l’ampliamento abusivo, l’unica soluzione possibile è la rimozione totale dell’abuso. Questo approccio è rafforzato dal fatto che l’amministrazione ha il dovere di garantire che la demolizione non pregiudichi l’integrità strutturale dell’edificio, un aspetto che deve essere specificamente motivato nell’ordine di demolizione.
Conclusioni
Questa sentenza rappresenta un chiaro messaggio per i proprietari di immobili e i professionisti del settore edilizio: la legalità deve essere rispettata indipendentemente dal tempo trascorso. L’assenza di un’azione immediata da parte delle autorità non può essere vista come un’occasione per eludere le responsabilità legali. La decisione del TAR Lazio riafferma l’importanza dell’adempimento rigoroso delle norme urbanistiche per la salvaguardia dell’ordine pubblico e del corretto sviluppo territoriale.
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