Permesso di costruire: cosa cambia con la Legge di Stabilità

Modifiche all’interno della Legge di Stabilità e analisi della situazione relativa al 2015: ecco 2 novità palesatesi in queste settimane in materia di permesso di costruire.

Permesso di costruire, l’analisi dell’ISTAT
Come si configura il trend quantitativo di procedure richieste lo scorso anno in Italia? Nel primo semestre del 2015 gli indicatori dei permessi di costruire mostrano andamenti diversi tra le due principali componenti: l’edilizia residenziale e l’edilizia non residenziale. A rilevarlo è uno studio dell’ISTAT.

L’edilizia residenziale manifesta una contrazione rispetto allo stesso periodo del 2014 (calo del 10,7% con riferimento al numero delle abitazioni e -13,8% per la superficie utile abitabile). In opposizione a ciò, l’edilizia non residenziale registra invece un aumento del 6,9%. 

Il numero di abitazioni dei nuovi fabbricati residenziali risulta in calo in entrambi i trimestri (prima parte del 2015), presentando nel primo una variazione tendenziale negativa dello 0,3% e nel secondo un calo del 18,9%. La medesima dinamica segue anche la superficie utile nel confronto con gli analoghi trimestri del precedente anno: -6,1% per il primo trimestre 2015 e -20,1% per il secondo.

Nel primo trimestre del 2015, l’edilizia non residenziale presenta una superficie in calo rispetto allo stesso periodo del 2014 (-1,9%); mentre nel secondo trimestre registriamo un’inversione di tendenza con una variazione tendenziale positiva a due cifre (15,1%) rispetto allo stesso trimestre del 2014, come non accadeva dal primo trimestre 2007.

La novità del comma 737 della Legge di Stabilità 2016
In materia di permesso di costruire va inoltre segnalato un rilevante cambiamento contenuto all’interno della Legge di Stabilità (Legge 28 dicembre 2015 n. 208) pubblicata in Gazzetta Ufficiale lo scorso 30 dicembre. Fra i 999 commi dell’articolo unico della Legge di Stabilità infatti si rileva nel comma 737 il punto di interesse per il settore dell’edilizia, secondo cui “Per gli anni 2016 e 2017, i proventi delle concessioni edilizie e delle sanzioni previste dal testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001 n. 380, fatta eccezione per le sanzioni di cui all’art. 31, comma 4 bis, del medesimo testo unico, possono essere utilizzati per una quota pari al 100 per cento per spese di manutenzione ordinaria del verde, delle strade e del patrimonio comunale, nonché per spese di progettazione delle opere pubbliche”.

Ma cosa cambia con questa novità normativa per i Comuni alle prese con i proventi delle concessioni edilizie? Per capirlo Maggioli Editore consiglia l’edizione aggiornata di Gli oneri per il rilascio del permesso di costruire, l’e-book redatto da Mario Petrulli e Antonella Mafrica che si occupa del contributo di costruzione correlato al rilascio del permesso di costruire.

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