Decreto sviluppo, in edilizia non si semplifica ma si moltiplica

‘’Con il Maxiemendamento che il Governo ha presentato al decreto sviluppo si introducono nuove procedure autorizzatorie in edilizia passando dalle attuali tre (Dia, edilizia libera e permesso a costruire) a sette nuove tipologie.

Altro che semplificazione, qui si moltiplicano i diversi modelli da compilare per chiedere una autorizzazione ai Comuni’’. E’ quanto dichiara Roberto reggi, Sindaco di Piacenza e Vicepresidente ANCI.

‘’Tra le nuove tipologie – spiega – ci sono, solo per citarne alcune, la PAS ovvero Procedura abilitativa semplificata specifiche per le fonti rinnovabili, la Super DIA, la SCIA, attivita’ di edilizia libera con comunicazione, attivita’ in edilizia libera senza comunicazione di inizio lavori, oltre che un permesso a costruire con la procedura del silenzio-assenso e un permesso con una nuova procedura del silenzio-rifiuto’’.

‘’Fortunatamente – sottolinea – sono state stralciate le norme che introducevano il diritto di superficie sulle spiagge e sugli arenili che davano la possibilita’ di edificare, in alcuni casi, persino direttamente sulla costa’’.

Reggi esprime poi soddisfazione anche per ‘’l’accoglimento degli emendamenti, a seguito delle osservazioni presentate dall’ANCI, che puntavano ad una maggiore partecipazione degli Enti locali alla nuova previsione del decreto che fissa i criteri per la destinazione agli stessi dei beni del Ministero della Difesa che fanno parte del piano della riorganizzazione delle caserme ma, tuttavia – conclude – sulle modifiche apportate al federalismo demaniale, rimangono ancora delle perplessita’ sul processo complessivo che e’ rimasto fermo allo scorso anno’’.

Testo del maxiemendamento approvato dalla Camera e passato al sEnato

Fonte: Anci

 

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