Cantina di vinificazione: struttura agricola o industriale?

Una cantina di vinificazione si configura come struttura agricola o industriale? Una domanda a cui risponde con chiarezza una recente sentenza del Consiglio di Stato (sez. IV, 18 febbraio 2016, n. 654). Nel caso di specie l’Amministrazione comunale, a seguito di una variazione urbanistica di un’area da agricola ad industriale, aveva rilasciato ad una società commerciale un permesso di costruire per la realizzazione di una cantina di vinificazione di oltre 4mila metri quadri, liquidando sia il costo di costruzione sia gli oneri di urbanizzazione, considerando il manufatto da realizzare una struttura agricola.

La società titolare del permesso di costruire contestava la liquidazione del costo di costruzione in quanto, ai sensi della legislazione regionale di riferimento (legge regionale Abruzzo n. 13/1998), il costo di costruzione non risulta dovuto per gli insediamenti industriali. Si evidenziava a questo riguardo che la cantina deve intendersi quale manufatto industriale e non agricolo, viste le dimensioni e tenuto conto che serve altri produttori nella zona.

Ma chi ha ragione in questa circostanza? Il Consiglio di Stato ha dato torto al Comune. A parere dei giudici, la cantina di vinificazione deve infatti considerarsi un impianto industriale (e non un opificio agricolo) perché di rilevanti dimensioni e perché lavora anche prodotti forniti da terzi. Ma come ha argomentato la questione il supremo tribunale amministrativo italiano? Per saperlo consulta il quesito risolto dalla nostra esperta Antonella Mafrica intitolato Oneri concessori per la realizzazione di una cantina di vinificazione.

Per un focus analitico sul tema degli oneri concessori Maggioli Editore consiglia inoltre l’agile e-book Gli oneri per il rilascio del permesso di costruire, a cura dei nostri esperti autori Antonella Mafrica e Mario Petrulli: si tratta di una guida, dal taglio essenzialmente pratico, che esamina gli aspetti più rilevanti della materia e fornisce indicazioni utili per risolvere le questioni più problematiche, con opportuni riferimenti normativi e richiami dottrinali, accompagnati da copiosa giurisprudenza.

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